L’out-of-stock si misura. Scopri come al workshop gratuito il 26 novembre!
Il Barometro ECR OSA è la soluzione di sistema per misurare le rotture di stock e le vendite perse, utile alla tua azienda per per individuare le aree dove intervenire per migliorare
Il processo virtuoso dell’Optimal Shelf Availability (OSA) può garantire la disponibilità di un prodotto a scaffale nel momento in cui il consumatore desidera comprarlo. E il Barometro ECR OSA è la soluzione di sistema implementata da GS1 Italy, in ambito ECR e in collaborazione con IRI, che rileva i dati di sell out su un panel di oltre 2.500 punti vendita presenti sul territorio nazionale, e che misura mensilmente l’out-of-stock e le vendite perse fino al dettaglio della singola categoria merceologica.
Partecipa il 26 novembre al workshop gratuito
Di questi temi si parlerà al workshop gratuito e interattivo “Scaffali vuoti e vendite perse, come migliorare?” che GS1 Italy organizza il 26 novembre a Milano.
Un momento di incontro e confronto tra produttori e distributori sul tema delle rotture di stock, che ha un impatto importante sulla soddisfazione del cliente e sui risultati di vendita. Ma non solo. Verranno anche approfonditi i principi e la metodologia alla base del Barometro ECR OSA, le metriche necessarie per comprendere il fenomeno e come leggere i dati per individuare le aree di intervento. Ci sarà inoltre modo di analizzare insieme le reportistiche e imparare ad utilizzare gli strumenti operativi per il monitoraggio delle performance e dell’andamento di reparti e categorie nei canali della GDO.
L’out-of-stock nel periodo 2015-2018
I dati rilevati dal Barometro ECR OSA insieme alle evidenze emerse dalla ricerca sullo shopper, svolta per capire il comportamento e il livello di fastidio percepito davanti al prodotto non disponibile a scaffale, hanno permesso di delineare una sintesi dell’andamento del mercato e di profilazione delle categorie.
Figura 1 - Out-of-stock nel periodo 2015-2018
Figura 2 - Vendite perse nel periodo 2015-2018
Cosa è emerso? Il 2018 è stato caratterizzato da un trend negativo del fenomeno dell’out-of-stock, dopo 3 anni di trend positivo.
- L’Out-of-Stock è meno frequente per i prodotti in promozione, perché c’è maggiore attenzione da parte degli operatori a stock e replenishment a scaffale. All’interno della categoria, però, a un basso valore percentuale di OOS in promo, corrisponde un elevato valore percentuale di vendite perse.
- Ortofrutta, fresco, bevande: i reparti che nel 2018 hanno riscontrato una percentuale maggiore di rotture di stock.
- Vino, birre, caffè, olio, tonno, e pannolini: alcune delle categorie in cui l’out-of-stock impatta maggiormente sulle vendite perse.
- Sia distributori, che produttori sono esposti al rischio di out-of-stock:
- 35% il rischio di vendite perse per la Distribuzione, derivante da cancellazione dell’acquisto o cambio di punto vendita.
- 90% il rischio massimo potenziale per l’Industria, derivante da cancellazione dell’acquisto, sostituzione in altra categoria o brand switching.
Ma come utilizzare queste riflessioni e i dati misurati nell’operatività dei processi aziendali? Quali sono i potenziali benefici per le aziende?
Vieni a scoprirlo al workshop gratuito e interattivo che si terrà martedì 26 novembre 2019, dalle 14:30 alle 17:00 a Milano presso la sede di GS1 Italy.
Per maggiori informazioni sul workshop, visita il sito GS1 Italy.