Fresco, salutare, gourmet e… online
Tornano così a crescere i consumi food
È un vero e proprio identikit del consumatore food & beverage italiano, in termini di gusti, motivazioni d’acquisto e attitudini per il futuro, quello che ha tracciato il convegno La filiera alimentare dopo Expo. Strategie d’Impresa ed esigenze del consumatore, organizzato oggi da TUTTOFOOD, la Milano World Food Exhibition.
I punti chiave dei cibi top di domani? Prodotti premium dai sapori regionali o etnici. E poi salutari, biologici e sostenibili. Ma anche facili da trovare online, il nuovo “negozio gourmet”.
Un profiling scaturito da due ricerche commissionate dalla manifestazione ad autorevoli partner: La crescita dell’alimentare tra opportunità e rischi, a cura di IRI e presentata dal business insight director Marco Limonta; e Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavola, condotta da Ipsos Italia e illustrata dal CEO Jennifer Hubber.
L’intervento di Marco Limonta, evidenzia alcuni fenomeni chiave che caratterizzano l’andamento delle categorie di alimentari e bevande nel canale moderno.
In particolare Limonta illustra come il 2015 abbia registrato dei trend decisamente positivi per i macro comparti di alimentari e bevande (rispettivamente +3% a valore e +1,8% a volume in ipermercati, supermercati, libero servizio-piccolo, discount) che hanno potuto beneficiare di un risollevamento del contesto economico, di una fiducia dei consumatori in ripresa e di un clima estivo eccezionalmente caldo che ha impattato positivamente numerose categorie.
Altro fattore determinante nel rilancio della domanda è stato un processo di revisione e di incremento di efficienza da parte di tutta la filiera, che ha favorito il ritorno alla crescita: un’inversione di trend che pensiamo continuerà anche nel 2016 anche se con tassi più moderati.
Nel 2015 tutti i segmenti sono in crescita, trainati da bevande e fresco (che registrano rispettivamente un +9,9% e un +2% a volume in ipermercati, supermercati, libero servizio-piccolo). I primi mesi del 2016 si presentano meno dinamici, con freddo e drogheria in leggera flessione.
Siamo di fronte ad uno shopper più consapevole che riduce gli sprechi e mette più valore nel suo carrello, prediligendo referenze premium in crescita del 6,2% invece che prodotti di primissimo prezzo (in calo del 2% durante il 2015).
La ricerca di «benessere» sostiene la crescita dei cibi funzionali.
Nel 2015 la crescita è doppia (+4,7%) rispetto alla media del food. Tra questi sono soprattutto quelli definiti “free” (che valgono ben 1.847 milioni di € e che registrano un +5,6% durante lo scorso anno).
I nuovi stili alimentari e la maggior informazione a disposizione del consumatore favoriscono anche la crescita di prodotti con caratteristiche specifiche. I prodotti alimentari “integrali” registrano ben un +12,7%, i prodotti a base soia un +24,9% e i biologici un +19,6% negli andamenti a valore.
In questo mutato contesto la filiera deve sostenere l’auspicato rilancio della domanda di comparto attraverso una lettura sempre più attenta e mirata dei trend dei mercati e dell’innovazione seguendo quelle che sono le richieste di un nuovo consumatore, attento, informato ed orientato a mettere valore nel proprio carrello della spesa.
La ricerca Ipsos, in particolare, traccia il quadro di una spesa guidata da solidi driver tradizionali ma molto attenta ai nuovi gusti e le nuove esigenze.
Se i principali fattori di acquisto, infatti, rimangono la freschezza e il prezzo (entrambi con il 71% di preferenze) seguiti a un paio di lunghezze dal gusto (53%), tra gli elementi di attenzione crescono la tracciabilità delle materie prime (37%) e le preoccupazioni dietistiche (18%). Continua l’onda lunga del biologico (14%) e comincia a essere citata la sostenibilità (12%).
Fra i trend salutistici spicca ancora il free-from, sospinto non solo dalle intolleranze (sono quasi un terzo le famiglie con almeno un componente interessato, il 32%), ma anche dai sempre più numerosi vegetariani e vegani (presenti in circa un quinto delle famiglie, il 19%): per il 2015 le crescite in valore sono state a due cifre, 31% per i lavorati senza glutine e 15% per i prodotti senza lattosio.
In tema di evoluzione dei gusti, nell’ultimo decennio (con il 2007 come base 100) fanno registrare grandi exploit l’etnico, che tocca un indice di 163,6, i piatti pronti con 134,1 e i prodotti luxury con 126,2. Una crescita che interessa non solo la spesa al super, ma anche il fuori casa, dove l’Italia è ormai il terzo mercato d’Europa con un giro d’affari di 2.795 milioni di euro, e crescerà ancora: quest’anno salgono al 33% gli italiani che dichiarano di consumare un pasto fuori casa almeno una volta la settimana.
E per il prossimo futuro cosa ci aspetta? Ci confermiamo grandi estimatori del fresco, che continuerà a essere la gamma più richiesta dal 65%, e dei prodotti tipici, preferiti dal 58% con quote importanti anche per il biologico (43%) e sostenibile (40%).
Ma la vera rivoluzione del 2016 si preannuncia nei metodi di acquisto: per il 17% degli italiani è ormai consuetudine comprare food on-line almeno una volta a settimana, percentuale che aumenta se a rispondere sono giovani fino a 29 anni, laureati o lavoratori. Si sceglie il web perché è comodo e veloce (31%), perché permette di acquistare prodotti difficili da reperire (29%) e perché fa risparmiare (27%). In tutti casi, numeri destinati a salire sensibilmente nei prossimi 2-3 anni.
Nell’insieme l’industria è riconosciuta come innovativa: tra quelli eletti Prodotti dell’Anno 2016, uno su due appartiene alla categoria food. I consumatori premiano in particolare l’attenzione per i sapori regionali (42%), la filiera sostenibile (40%), le etichette più esaustive (36%) e la ricerca dei nuovi gusti (29%). I comparti percepiti come più innovativi sono i surgelati (37%), i confezionati (32%), gli snack dolci (28%) e i cibi funzionali (26%).
I risultati delle ricerche vengono commentati in una tavola rotonda cui partecipano: Alberto Balocco - Presidente e Amministratore Delegato Balocco; Lorenzo Beretta - Direttore Commerciale Salumificio Beretta; Alberto Frausin - Amministratore Delegato Carlsberg Italia; Davide Oldani - Chef d’O; Marco Pedroni - Presidente Coop Italia; Sergio Veroli - Vicepresidente Feder Consumatori; Prof. Gian Vincenzo Zuccotti - Direttore Clinica Pediatrica e Dipartimento Pediatrico Ospedale dei bambini Milano, Università Statale.