Crescita ancora lontana (Prometeia - Rapporto di previsione Aprile 2012)
La chiusura del 2011 e i primi mesi del 2012 fanno presagire una ripresa mondiale fragile: le prospettive di consolidamento della crescita economica sono indebolite dai processi di risanamento dei bilanci in atto nelle principali economie occidentali, che vincolano le prospettive di crescita da domanda interna, a cui si aggiunge un contributo alla crescita mondiale da parte delle economie emergenti meno sostenuto di quanto si prevedesse. In questo contesto internazionale l’Italia ha riconquistato parte della fiducia dei mercati che però non dissolve l’incertezza sulle prospettive economiche del paese. Le caratteristiche strutturali del paese che ne hanno limitato la crescita negli ultimi 10 anni presentano oggi il conto: l’Italia è in recessione con un Pil negativo dal terzo trimestre dello scorso anno e con attese negative anche per il primo trimestre 2012. Questi ultimi nove mesi hanno fatto perdere 1.7 punti di Pil che rendono ancora più difficile una situazione che comunque non aveva ancora recuperato i livelli pre-crisi (Pil -4.4% e produzione industriale -17.6%).
Nel 2014, secondo le previsioni contenute nel l’ultimo rapporto rilasciato da Prometeia a fine marzo 2012, si vedrà una leggera ripresa dei consumi ma il Pil sarà ancora sotto di 3.4 punti percentuali, e con 990 mila unità di lavoro in meno il tasso di disoccupazione sarà più alto di 2.2 punti. Gli indicatori macroeconomici del benessere delle famiglie saranno ancora inferiori ai livelli pre-crisi (consumi pro-capite -6.3 p-percentuali e reddito disponibile pro-capite -12.8 p-percentuali) e solo una riduzione di 5 punti della propensione al risparmio permetterà di limitare a 16 anni il regresso negli standard di consumo. Interventi radicali potrebbero apportare modifiche a questo scenario sconfortante ma non essendosi materializzati al momento questa previsione non ne tiene conto, sebbene mettere al sicuro i conti pubblici sia una condizione necessaria per promuovere azioni volte ad accelerare la crescita potenziale delle nostra economia.