economia

Patto di stabilità, un invito alla responsabilità dal Largo Consumo

Indicod-Ecr, che riunisce l’intera filiera del largo consumo, in occasione del dibattito sulla “legge di stabilità”, in una lettera indirizzata al Ministro Giulio Tremonti richiama l’attenzione del Governo sul tema del sostegno alle famiglie avanzando una proposta formulata in tre interventi chiave a sostegno dei redditi e della capacità di spesa delle famiglie.
«Il largo consumo è pronto a discutere attraverso il tavolo comune delle imprese della distribuzione e quelle della produzione» dichiara in una nota Giuseppe Brambilla di Civesio, Presidente di Indicod-ecr «gli interventi suggeriti al Governo, ovvero: sostegno diretto ai consumi delle famiglie a basso reddito con figli per aumentarne il potere d'acquisto; rilancio dell'impiego femminile, agendo su alcune leve quali orario di lavoro, incidenza del part-time, reinserimento dopo maternità, sgravi contributivi per favorire l’assunzione di donne, sviluppo di un sistema di servizi alle famiglie, asili.»
Investimenti in queste due direzioni, a cui anche le imprese potrebbero dare un sostegno, secondo le nostre elaborazioni potrebbero rappresentare un importante moltiplicatore sul pil.
«Inoltre per recuperare ulteriore potere d’acquisto per le famiglie chiediamo al governo di agire con più vigore per la modernizzazione del Paese. Con liberalizzazioni per stimolare la concorrenza nelle aree delle spese obbligate per le famiglie che possano quindi liberare risorse e con lo sviluppo della moderna distribuzione al Sud del Paese».
Le famiglie assistono ad una riduzione del proprio potere d'acquisto e dei consumi principalmente per effetto della crescita delle spese obbligate rispetto alle spese discrezionali, all’elevato gap di occupazione femminile rispetto alle principali economie avanzate, alla contrazione del PIL e dell'occupazione negli ultimi due anni, per effetto della crisi economica.
Il nostro settore registra la difficoltà delle famiglie, l’incidenza della spesa alimentare sul totale delle spese delle famiglie italiane è in costante riduzione dagli anni 70 (era del 36,7% nel 1970, è del 15,7% nel 2009 – fonte Istat) e nel 2009 questi consumi si sono ridotti in termini reali del -3,6% rispetto al 2008 (Istat).
I dati Istat dicono che l’incidenza della povertà relativa delle famiglie italiane nel 2009 è stata pari al 10,8%, mentre quella della povertà assoluta del 4,7% con punte di maggiore intensità in particolare nel Mezzogiorno e tra le famiglie con figli.
«L’attenzione che noi produttori e distributori di beni di largo consumo abbiamo sempre offerto alle famiglie» prosegue Brambilla di Civesio «è caratterizzata dalla nostra offerta di prodotti con i più elevati livelli di qualità e freschezza, dall’ampiezza dell’offerta in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori e alle specificità locali, da oltre 800.000 posti di lavoro appartenenti al nostro settore di cui oltre la metà rappresentati da donne, dall’offerta di una struttura distributiva moderna capillare sul territorio nazionale e capace di garantire il migliori prezzi per i consumatori».
Indicod-Ecr oggi conta 35mila fra imprese di Produzione e di Distribuzione di beni di largo consumo che rappresentano il 5,3 per cento del PIL, impiegando oltre 800.000 unità.

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