Tra il 2020 e il 2024, Conad ha progressivamente trasferito parte dei flussi distributivi dei prodotti a Marca del Distributore (MDD) dal trasporto su camion a quello su rotaia con l’obiettivo di abbattere le emissioni di CO₂e. Questo shift modale, ovvero il cambiamento del mezzo di trasporto delle merci, ha sfruttato i collegamenti ferroviari sulla direttrice tirrenica e quella adriatica per raggiungere i centri distributivi (Ce.Di.) del Centro-Sud in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Nell’arco temporale 2020-2024, lo shift modale ha consentito di risparmiare complessivamente quasi 2 mila tonnellate di CO₂e, pari a una riduzione media del 71%. A ciò si aggiunge una diminuzione di circa 32 kg di polveri sottili (-83%).
L'analisi è stata svolta tramite la metodologia offerta da Ecologistico₂, il web tool gratuito sviluppato in ambito ECR Italia in collaborazione con GreenRouter, e allineato alla metodologia di calcolo delle emissioni dei trasporti presente nello standard ISO 14083.
Tra i dati raccolti, spiccano in particolare i seguenti:
- Nel 2020 si è passati da 207 tonnellate di CO₂e (scenario "100% gomma") a 56 tCO₂e con intermodale, con una riduzione del 73%.
- Nel 2024 le emissioni sono diminuite da 956 tonnellate di CO₂e (scenario "100% gomma") a 277 tCO₂e con intermodale, rappresentando un calo del 71%.
Figura 1 - Benefici ambientali dello "shift modale" – Emissioni CO₂e 2020–2024
L'efficacia di questo progetto è stata comprovata non solo a livello ambientale ma anche operativo, grazie a tariffe competitive per carichi completi, maggiore stabilità dei prezzi e benefici nella mitigazione della carenza di autisti.
Ecologistico₂ è lo strumento ideato da ECR Italia in collaborazione con GreenRouter per dare concreto supporto alle aziende nel comprendere, misurare e ridurre l’impatto climatico della supply chain.
Ecologistico₂ è stato aggiornato per essere coerente con la metodologia ISO 14083 per il calcolo delle emissioni dei trasporti.