Sul fronte del servizio c’è parecchio da fare. La puntualità, intesa come capacità del fornitore di rispettare la data o l’ora di consegna concordata, è un fondamentale parametro di valutazione del servizio. Produttori (PRO) e Grande Distribuzione Organizzata (GDO) concordano nell’affermare che tra il 2018 e il 2023 sono aumentati i ritardi nelle consegne effettuate dai primi ai secondi.
PRO e GDO non concordano però sull’entità del problema. Secondo i fornitori infatti la puntualità, misurata come percentuale di ordini consegnati in tempo, è solo leggermente peggiorata, passando da un valore medio del 98% al 95,8% per il secco e dal 98% al 97,4% per quel che riguarda il fresco. La GDO invece evidenza un disservizio molto maggiore: la puntualità delle spedizioni in ingresso nei propri centri distributivi (Ce.Di.) è scesa dal 92% al 78% per il secco e dal 92% all’87% nel caso del fresco.
Il generale peggioramento nelle prestazioni di consegna della merce, ma soprattutto la discrepanza nella percezione del problema tra fornitori e grande distribuzione, è stata rilevata e analizzata nella terza indagine della “Mappatura ed evoluzione dei flussi logistici nella filiera del largo consumo”.
Figura 1 - Puntualità di consegna del secco: PRO vs GDO
Secondo quanto osservato, i ritardi sarebbero soprattutto imputabili ai seguenti fattori:
- Le difficoltà operative spesso incontrate dalle terze parti logistiche (3PL) nelle attività di magazzino e trasporto.
- I problemi di approvvigionamento che hanno costretto alcuni fornitori a posticipare le consegne.
- L'ulteriore peggioramento delle prestazioni di consegna nei periodi di picco, quando cioè l’aumento dei volumi si è scontrato con le carenze del trasporto e in particolare con la scarsità di autisti.
Figura 2 - Puntualità di consegna del fresco: PRO vs GDO
La discrepanza tra i valori indicati da PRO e GDO si spiega invece con la mancanza di una metrica condivisa per la definizione degli obiettivi di puntualità.
La GDO, infatti, tende a valutare il rispetto non solo della data di consegna, ma anche della fascia oraria, perché entrambi i parametri sono determinanti al fine di organizzare la ricezione della merce nei Ce.Di.
I fornitori invece si focalizzano solo sulla data di consegna, basandosi in tal senso su quanto comunicato al 3PL. Capita però che, per ottimizzare i trasporti, la data venga modificata dal 3PL in accordo con la GDO.
La mancanza di integrazione di queste modifiche nella misurazione e l’assenza di strumenti di visibilità e di tracciamento, come la proof-of-delivery (prova di consegna digitale), creano quindi dei disallineamenti. D’altro canto, la diffusione dei portali di booking per prenotare finestre temporali per la consegna e il ritiro merci (quasi il 60% dei Ce.Di. ne ha già adottato uno) fa inoltre sì che la GDO disponga di statistiche dettagliate circa il rispetto della puntualità e i valori di lead time, cioè il tempo che passa tra l’emissione dell’ordine e la consegna.
Figura 3 - Distribuzione del Lead Time (secco): PRO vs GDO
Il lead time è un altro cruciale parametro di valutazione del servizio. Il valore emerso dall’ultima “Mappatura” si presenta stabile rispetto alla rilevazione del 2018, seppure con una minima differenza nelle indicazioni offerte dalle due parti, dovuta all’utilizzo di differenti sistemi di misurazione del dato.
La cosa più interessante emersa in questo caso è l’allungamento del lead time per il secco dovuto molto probabilmente a diverse logiche di allocazione delle scorse e più frequenti tentativi dei PRO di evadere gli ordini direttamente dagli stabilimenti, oltre che alla ricerca di una maggiore efficienza nel trasporto.
Dall’analisi è emersa una certa variabilità rispetto al lead time fissato da contratto. I termini possono variare a seconda della dimensione dell’ordine, di richieste di pallettizzazioni specifiche, della conformazione della spedizione o magari della visibilità del portafoglio ordini. Diversi produttori stanno testando la possibilità di adottare anche più lead time per uno stesso punto di consegna.
Scopri maggiori informazioni e scarica la ricerca dalla pagina dedicata alla “Mappatura ed evoluzione dei flussi logistici nella filiera del largo consumo” sul sito GS1 Italy.