
Nell’ambito dell’ultimo incontro del gruppo di lavoro Netcomm Digital Sustainability, GS1 Italy è stata chiamata per spiegare come implementare la sostenibilità nella filiera attraverso un approccio scientifico e sfruttando sinergie collaborative tra Industria, Distribuzione e Consumatore.
Lo scopo degli incontri del gruppo di lavoro con le imprese è infatti quello di portare avanti un percorso tematico volto a raccontare come l’e-commerce e il new retail possono costruire filiere più sostenibili e come le tecnologie e i modelli digitali possono aiutare le imprese e le organizzazioni nelle sfide per la sostenibilità. Durante gli incontri sono inoltre stati forniti strumenti pratici e illustrate delle best practice.
I crediti di carbonio
Durante l’incontro è intervenuto Fabrizio Cascianelli, chief business officer di Carrot, che ha mostrato come la sua piattaforma possa rappresentare un esempio di come costruire un sistema di incentivi per promuovere la circolarità e la decarbonizzazione. Cascianelli ha illustrato il modo in cui la piattaforma affronta il problema del metano generato dalla decomposizione dei rifiuti organici in discarica, creando invece un beneficio ambientale e finanziario: inviando i rifiuti organici al compostaggio si impedisce la produzione di gas metano, generando così crediti di carbonio certificati attraverso la tecnologia blockchain su cui viene registrato l'intero storico della massa organica e del suo trattamento (tracciato tramite NFT), garantendo la completa verificabilità per le aziende acquirenti e gli auditor.
L’analisi scientifica degli impatti interni alla filiera
Dopo aver parlato di uno strumento di decarbonizzazione con Carolina Gomez, ECR senior project manager di GS1 Italy, ci si è concentrati sulla filiera dei prodotti del largo consumo e su come ridurne l’impatto ambientale diretto, senza ricorrere a meccanismi di compensazione attingendo ad altre filiere. A tal fine, Carolina Gomez ha presentato gli strumenti messi a disposizione delle aziende con il progetto “Sostenibilità nelle categorie di prodotto”, realizzato in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, lo spin-off Ergo e Antonella Altavilla, consulente dell’Academy di GS1 Italy.
Il progetto ha analizzato, attraverso la metodologia Life Cycle Assessment (LCA), 29 categorie merceologiche (alimentari e non), individuando con rigore scientifico le fasi del ciclo di vita dei prodotti più rappresentativi a più alto impatto ambientale.
L'obiettivo è stato quello di fornire alle aziende del largo consumo dei benchmark comuni e un set di strumenti pratici per identificare le aree critiche, intervenire con azioni concrete e misurabili di miglioramento e identificare gli stakeholder interni ed esterni con cui collaborare, integrando così la sostenibilità nel dialogo tra Industria e Distribuzione come leva di collaborazione per entrambe.
Nelle modalità del dialogo di filiera sono stati identificati vari modelli e alcuni strumenti di collaborazione come il category management e la costruzione di green claim veritieri, basati sui risultati di misurazione dell’LCA, per coinvolgere efficacemente anche il consumatore, rendendolo parte attiva nella realizzazione di modelli economici sostenibili.
Quattro chiacchiere con Barilla e Sammontana
Infine, Eleonora Peroni, sales account manager di Up2You e Francesco Romeo, csr manager Italia, Slovenia e Ungheria di B&B Hotels hanno portato esempi di modelli e di strumenti per dare alla sostenibilità valore tangibile per il business nell’hospitality, rafforzando la brand reputation e la relazione con tutti gli stakeholder sempre più attenti alle tematiche della sostenibilità.