\r\n\r\n

Sostenibilità Largo consumo

Decarbonizzazione e LCA al centro del Netcomm Digital Sustainability

I crediti di carbonio e l’analisi del ciclo di vita per rendere più sostenibili l’e-commerce e il new retail

Netcomm Digital Sustainability 2025
GHFR - stock.adobe.com

Nell’ambito dell’ultimo incontro del gruppo di lavoro Netcomm Digital Sustainability, GS1 Italy è stata chiamata per spiegare come implementare la sostenibilità nella filiera attraverso un approccio scientifico e sfruttando sinergie collaborative tra Industria, Distribuzione e Consumatore.

Lo scopo degli incontri del gruppo di lavoro con le imprese è infatti quello di portare avanti un percorso tematico volto a raccontare come l’e-commerce e il new retail possono costruire filiere più sostenibili e come le tecnologie e i modelli digitali possono aiutare le imprese e le organizzazioni nelle sfide per la sostenibilità. Durante gli incontri sono inoltre stati forniti strumenti pratici e illustrate delle best practice.

I crediti di carbonio

Durante l’incontro è intervenuto Fabrizio Cascianelli, chief business officer di Carrot, che ha mostrato come la sua piattaforma possa rappresentare un esempio di come costruire un sistema di incentivi per promuovere la circolarità e la decarbonizzazione. Cascianelli ha illustrato il modo in cui la piattaforma affronta il problema del metano generato dalla decomposizione dei rifiuti organici in discarica, creando invece un beneficio ambientale e finanziario: inviando i rifiuti organici al compostaggio si impedisce la produzione di gas metano, generando così crediti di carbonio certificati attraverso la tecnologia blockchain su cui viene registrato l'intero storico della massa organica e del suo trattamento (tracciato tramite NFT), garantendo la completa verificabilità per le aziende acquirenti e gli auditor.

L’analisi scientifica degli impatti interni alla filiera

Dopo aver parlato di uno strumento di decarbonizzazione con Carolina Gomez, ECR senior project manager di GS1 Italy, ci si è concentrati sulla filiera dei prodotti del largo consumo e su come ridurne l’impatto ambientale diretto, senza ricorrere a meccanismi di compensazione attingendo ad altre filiere. A tal fine, Carolina Gomez ha presentato gli strumenti messi a disposizione delle aziende con il progetto “Sostenibilità nelle categorie di prodotto”, realizzato in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, lo spin-off Ergo e Antonella Altavilla, consulente dell’Academy di GS1 Italy.

Il progetto ha analizzato, attraverso la metodologia Life Cycle Assessment (LCA), 29 categorie merceologiche (alimentari e non), individuando con rigore scientifico le fasi del ciclo di vita dei prodotti più rappresentativi a più alto impatto ambientale.

L'obiettivo è stato quello di fornire alle aziende del largo consumo dei benchmark comuni e un set di strumenti pratici per identificare le aree critiche, intervenire con azioni concrete e misurabili di miglioramento e identificare gli stakeholder interni ed esterni con cui collaborare, integrando così la sostenibilità nel dialogo tra Industria e Distribuzione come leva di collaborazione per entrambe.

Nelle modalità del dialogo di filiera sono stati identificati vari modelli e alcuni strumenti di collaborazione come il category management e la costruzione di green claim veritieri, basati sui risultati di misurazione dell’LCA, per coinvolgere efficacemente anche il consumatore, rendendolo parte attiva nella realizzazione di modelli economici sostenibili.

Infine, Eleonora Peroni, sales account manager di Up2You e Francesco Romeo, csr manager Italia, Slovenia e Ungheria di B&B Hotels hanno portato esempi di modelli e di strumenti per dare alla sostenibilità valore tangibile per il business nell’hospitality, rafforzando la brand reputation e la relazione con tutti gli stakeholder sempre più attenti alle tematiche della sostenibilità.

Condividi