Consumi e imprese
Gli andamenti ancora sotto tono dei consumi di beni continuano a rappresentare un freno per la ripresa dell’attività industriale dei settori produttori di beni di consumo. L’indice di produzione industriale del comparto ha arrestato la sua caduta iniziata a partire dal 2022, ma comunque si posiziona da diversi mesi su livelli bassi, non accennando ancora a una ripartenza. Complessivamente, nel periodo gennaio-aprile 2025 la produzione è aumentata dello 0,1% rispetto ai quattro mesi precedenti, ma si mantiene dello 0,7% inferiore rispetto agli stessi mesi del 2024. Emergono alcune differenze a livello settoriale: si mantiene in crescita l’industria alimentare e il settore dei prodotti per la cura della persona (profumeria, cosmetica, igiene personale). Nei settori della farmaceutica e dei prodotti di elettronica e informatica la produzione ha arrestato la sua crescita, stabilizzandosi su livelli molto elevati. Resta invece su livelli molto bassi il volume della produzione nei settori dell’auto, dell’abbigliamento, della pelletteria, degli elettrodomestici.
Nel complesso, dalle indagini congiunturali emerge una sostanziale stabilità del clima di fiducia dell’industria dei beni di consumo, che si mantiene su livelli piuttosto bassi, inferiori sia al picco registrato a fine 2021, ma anche ai valori medi del periodo pre-pandemia.
A inizio anno anche l’attività delle imprese dei servizi ha mostrato alcuni segnali di arretramento. I dati sul fatturato, espresso in volume, evidenziano nel commercio una contrazione dello 0,6% nel primo trimestre del 2025 rispetto all’ultimo del 2024. La contrazione ha interessato anche i servizi di alloggio e ristorazione (-0,8%) e quelli di telecomunicazione (-1,4%). Al contrario, hanno registrato performance più positive altri settori di servizi ai consumatori, come quello delle attività editoriali e audiovisive (+0,9%), del trasporto aereo (+3,7%) e delle agenzie viaggi e tour operator (+3,2%). Tali comparti sono stati favoriti anche dall’andamento del turismo, che si è mantenuto in crescita nei primi mesi dell’anno, seppur a ritmi più lenti rispetto ai trimestri precedenti: nel primo trimestre la spesa in Italia dei non residenti è cresciuta dello 0,7%. È risultata ancora maggiore la crescita della spesa degli italiani all’estero (+1,7%). D’altra parte, dalle survey presso le imprese del turismo emergono segnali di peggioramento del clima di fiducia nel corso degli ultimi mesi, evidenziando prospettive incerte circa l’andamento dell’attività nel corso dei prossimi mesi.
Figura 3 - Clima di fiducia, imprese produttrici di beni di consumo
Figura 4 - Clima di fiducia, imprese della filiera del turismo


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