Mi rendo conto che, anno dopo anno, le sfide che ritrovo raccontate così bene in Un anno di Tendenze sembrano seguire dinamiche che afferiscono al mondo del gaming: i fattori di destabilizzazione non diminuiscono ma anzi si sovrappongono e si concatenano. L’Italia ne subisce le conseguenze come chiunque altro, naturalmente, ma mi colpisce molto, devo dire, leggere delle difficoltà specifiche del nostro paese, dove più che altrove si avvertono i contraccolpi di un contesto globale critico: le disuguaglianze aumentano e il potere di acquisto si contrae.
Di fronte a un quadro così complesso, GS1 Italy deve avvertire una responsabilità crescente. Io la avverto. Il nostro impegno come associazione, come ente che promuove il dialogo e la collaborazione, assume un’importanza crescente in molti ambiti.
Uno su tutti: laddove da più parti si alzano voci che mettono in dubbio l’utilità di una transizione ecologica - sminuendone portata e obiettivi - noi siamo tenuti a mostrare il valore tangibile di soluzioni sostenibili. Non una questione astratta, ma uno sforzo pragmatico per costruire e abitare un mondo dove si produce meglio e si spreca meno. Un mondo in cui le risorse vengono allocate più razionalmente e i processi si semplificano: un mondo che conviene a tutti. Sta a noi dimostrare che si può fare, anche e più che mai con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, uno strumento prezioso per portare efficienza, innovazione e automazione lungo le supply chain.
Non parlo al plurale per caso. GS1 Italy nel corso del 2024 ha scelto di cambiare il proprio payoff, per comunicare con maggiore forza ciò che era già realtà da tempo: siamo andati oltre. Senza dimenticare le nostre radici, quel codice a barre di cui restiamo fieri, oggi lo sguardo punta verso un orizzonte di dati e di strumenti più articolati, più strutturati, che forniscono supporto concreti a più settori. Noi ci siamo, insomma, e Un anno di Tendenze lo conferma pagina dopo pagina. Buona lettura!