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L’Academy di GS1 Italy lancia il primo corso dedicato ai codici a barre a due dimensioni

Il contenuto formativo online, in calendario il 10 aprile, ha l’obiettivo di raccontare le sfide e le opportunità della transizione verso nuovi standard come il GS1 Digital Link

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Le celebrazioni per i primi 50 anni del codice a barre sono state (e sono ancora) un’occasione per ripercorrere le origini di uno strumento che ha rivoluzionato l’economia globale ma rappresentano anche - e forse soprattutto - un’opportunità per raccontarne le prospettive future.

SEMPRE PIÙ INFORMAZIONI DI PRODOTTO

In un contesto economico, legislativo e sociale in rapidissima mutazione, le aziende si trovano oggi nella situazione di dover comunicare verso l’esterno un numero sempre maggiore e più articolato di informazioni di prodotto. Da un lato, infatti, le normative nazionali e sovranazionali impongono di dichiarare obbligatoriamente in etichetta alcuni dati legati, per esempio, alla tracciabilità delle materie prime e allo smaltimento del packaging. Dall’altro, al tempo stesso, quanto riportato sulla confezione di un prodotto è diventato un driver fondamentale che guida i consumatori nelle scelte di acquisto. L’attenzione alla salute, alla reputazione del marchio, alla sostenibilità delle materie prime e all’impatto ambientale di ciò che compriamo ha un impatto decisivo sul modo in cui riempiamo il carrello della spesa.

Come veicolare questa mole di informazioni? Le confezioni dei prodotti spesso non hanno sufficiente spazio e il codice a barre tradizionale, dal canto suo, non è stato progettato per questo scopo.

ARRIVANO I NUOVI CODICI A BARRE

Ecco allora che il barcode, lungi dal voler abdicare al proprio ruolo, ha scelto di evolversi. Nasce da qui il progetto GS1 di passaggio dai codici a barre tradizionali (monodimensionali) a quelli a due dimensioni (2D), che possono includere più dati rispetto all'attuale codice a barre lineare EAN-13 come GTIN, data di scadenza, numero di lotto o numero di serie, ma anche link per collegamenti a pagine web (con informazioni su ingredienti e allergeni, foto e video dei prodotti, recensioni, ecc.). Una seconda rivoluzione che, nelle intenzioni di GS1, si compirà entro il 2027 e che è destinata a cambiare i paradigmi della comunicazione di prodotto. Questa transizione permetterà ai codici a barre bidimensionali GS1 - come lo standard GS1 Digital Link - di poter essere anche passati in cassa, abilitando nuovi casi d’uso, migliorando la gestione dei dati e facilitando la comunicazione con il consumatore.

Molte e legittime, però, sono le domande che accompagnano questo momento di passaggio:

  • Qual è la portata di questa rivoluzione? Come si struttura? Quali sono le tappe, quali gli obiettivi e quali i vantaggi per la filiera?
  • Cosa significa nel concreto “migrazione al codice a barre 2D”?
  • Quali sono i codici a barre di nuova generazione e cos’è il GS1 Digital Link?
  • Quali sono gli aspetti tecnologici che entrano in gioco?

IL NUOVO CORSO DELL’ACADEMY DI GS1 ITALY

Per rispondere in modo il più possibile esaustivo, l’Academy di GS1 Italy ha creato il corso Migrazione al codice a barre 2D e GS1 Digital Link: sfide, vantaggi e opportunità, un nuovo contenuto formativo online esplicitamente dedicato a questa tematica.

L’appuntamento è per il prossimo 10 aprile dalle 10:30 alle 12:00.

Nelle parole di Emanuela Casalini, senior standard specialist di GS1 Italy e docente del corso, “la migrazione al 2D è una vera e propria rivoluzione che toccherà la filiera nei prossimi anni. Per le aziende è importante, innanzitutto, riconoscere i benefici che saranno portati dai nuovi codici a barre, ma anche individuare gli sviluppi e le integrazioni necessarie per supportarne l'adozione”.

A cura di Francesco Fracassi