3,5%
il tasso OOS a novembre 2020
A novembre il tasso di Out-of-Stock nel largo consumo si attesta al 3,5%, in calo di 0,3 punti rispetto al mese precedente, ma stabile rispetto allo stesso mese del 2019. Se invece si considerano gli undici mesi, nel 2020 il tasso OOS arriva al 4%, in aumento rispetto al 3,7% del 2019. La percentuale di vendite perse è del 5%, in aumento sia sul mese precedente (+0,4 punti) sia rispetto a novembre 2019 (+0,2 punti).
Sono i dati di sintesi rilevati dal Barometro Osa (Optimal shelf availability), la rilevazione di GS1 Italy in ambito Ecr condotta da Iri, che ogni mese tiene sotto controllo gli indici delle rotture di stock e delle vendite perse nei diversi canali e nei diversi reparti del largo consumo
Mentre per quanto riguarda il tasso OOS i reparti si comportano diversamente (alcuni in aumento su novembre 2019, in calo altri), più omogeneamente si comportano relativamente alle vendite perse, tutti in aumento salvo ortofrutta (-0,9 punti), freddo e bevande (-0,1 e -0,2 punti).
Una disomogeneità si registra anche nei canali. Il tasso di OOS a novembre risulta in aumento negli ipermercati (4,4%, +0,5 punti) con aumenti nei reparti tra +0,4 punti della drogheria alimentare e +0,7 punti del pet care (freddo in calo di -0,4, stabile l’ortofrutta). Stabili risultano i supermercati grandi al 3,5% di OOS, con dinamiche diverse nei vari reparti, con il parafarmaceutico in evidenza con +2,2 punti. Sono in calo i piccoli supermercati (3,1%, -0,1 punto), anche in questo caso con comportamenti disomogenei dei reparti con aumenti solo nel cura persona e nel pet care (+0,3 punti entrambi).
Quanto alle vendite perse l’andamento per i canali è il medesimo: in aumento gli ipermercati con un tasso del 6,5% (+1,3 punti su novembre 2019, e +0,9 sul mese precedente), con aumenti generalizzati nei reparti e con il picco di +2,2 punti nel cura persona. Stabili i super grandi che nelle vendite perse si attestano al 4,5%, ma +0,4 punti su ottobre), mentre i super piccoli calano al 4,4% (-0,6 punti su novembre 2019 e -0,6 punti su ottobre).
Nell’anno progressivo il valore delle vendite perse è del 5,3%, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2019, con tutti i canali in aumento: +0,1 i piccoli supermercati (vendite perse al 4,6%), +0,4 i super grandi (5,1%) e +0,6 punti gli ipermercati (6,1%).
Figura 1 - Tasso di Out-of-stock e di vendite perse novembre 2020 vs novembre 2019
% OOS | % Vendite Perse | |||
nov-20 | nov-19 | nov-20 | nov-19 | |
Totale Largo Consumo | 3,5 | 3,5 | 5 | 4,8 |
Drogheria Alimentare | 2,9 | 2,8 | 4,7 | 4,3 |
Bevande | 4,4 | 4,5 | 5,3 | 5,5 |
Fresco | 4,5 | 4,6 | 5 | 4,7 |
Freddo | 4 | 4,4 | 4 | 4,1 |
Cura casa | 3,2 | 3 | 4,4 | 4,1 |
Cura Persona | 2,6 | 2,1 | 5,1 | 3,9 |
Pet Care | 3,4 | 3 | 3,8 | 3,4 |
Ortofrutta | 9,9 | 10,4 | 6,8 | 7,7 |
L’Optimal shelf availability (OSA) è una iniziativa GS1 Italy gestita in ambito ECR Italia che studia in collaborazione con IRI: misura e analizza le cause dell’out-of-stock, per garantire la disponibilità di un prodotto a scaffale nel momento in cui il consumatore desidera comprarlo.