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Fatturazione elettronica tra privati: come fare

Ma cosa devono fare, in concreto, le imprese per affrontare questo nuovo obbligo in vigore dal 1° gennaio 2019? Lo spiegano le linee guida operative elaborate da GS1 Italy.

Dal 1° gennaio 2019 decorre l’obbligo di emissione della fattura elettronica, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, per tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, sia in ambito B2B che in ambito B2C, effettuate tra soggetti nazionali: lo ha introdotto la legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) all’articolo 1, comma 909.

Ma come prepararsi, in concreto, a questo nuovo obbligo di legge? Per fornire indicazioni operative alle imprese, GS1 Italy ha redatto il documento Obbligo di fatturazione elettronica, scaricabile gratuitamente dal sito web di GS1 Italy.

Il nuovo obbligo, infatti, può avere impatti rilevanti per le imprese: i processi di gestione della fattura attualmente in essere, ad esempio, non saranno più sufficienti dal punto di vista fiscale.

Per questo GS1 Italy ha predisposto questo documento in collaborazione con IBC (Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo) e ADM (Associazione della Distribuzione Moderna) attraverso un percorso che ha visto il coinvolgimento delle aziende associate tramite due appositi gruppi di lavoro. Il documento fornisce delle indicazioni operative utili alle imprese per affrontare la nuova normativa e per valutare come intervenire sui sistemi e sui processi amministrativi e contabili, inoltre approfondisce tutti gli aspetti cruciali della fatturazione elettronica:

  • Il contenuto della normativa.
  • Gli ambiti di applicazione.
  • Il contenuto della fattura elettronica.
  • Le modalità di trasmissione attraverso il Sistema di Interscambio gestito dall'Agenzia delle Entrate (SdI).

L’adozione della fatturazione elettronica obbligatoria tra le imprese, che l’Italia introduce per prima tra tutti i paesi della Ue, può dare una spinta importante alla digitalizzazione delle aziende italiane.

«Sebbene abbia una valenza esclusivamente fiscale, questa norma può rappresentare un volano importante per accelerare la dematerializzazione dei processi legati al ciclo ordine-consegna-fattura, e favorire quindi il recupero di efficienza e di competitività» commenta Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy. «Lo scambio dei dati e delle informazioni tra le imprese diventa così un elemento strategico per migliorare la competitività dell’intero sistema industriale italiano, anche nei rapporti con clienti e fornitori internazionali».

Chi ha già attivato un sistema digitale di emissione e ricevimento fattura attraverso l’EDI (Electronic Data Interchange) – come le oltre 8.200 aziende del largo consumo italiano che utilizzano GS1 EDI per i loro scambi commerciali – deve ora integrare la fatturazione elettronica nei processi già in atto, pena degli ingenti extra costi e, soprattutto, il venir meno di un tassello fondamentale nella digitalizzazione del ciclo dell’ordine-fattura-pagamento. Infatti, la fatturazione elettronica ha una funzione meramente fiscale e, quindi, non è in grado di supportare tutti i processi di business delle imprese dal punto di vista informativo.

GS1 Italy sta procedendo all’endorsement degli standard europei per la fatturazione elettronica, più completi e più strutturati rispetto al formato XML PA, che la pubblica amministrazione dovrà obbligatoriamente adottare dall’aprile 2019 e di cui anche le imprese potranno servirsi.