Come mangiano gli italiani?
Lo raccontano 31 mila prodotti racchiusi in 100 grammi
Nella realtà non esiste. Eppure nella dieta degli italiani è assolutamente presente, e per di più quotidianamente, perché riassume la media dei valori di carboidrati, zuccheri, proteine, grassi, grassi saturi e fibre presenti negli alimenti consumati ogni giorno.
Figura 1 – Il metaprodotto Immagino
A mettere nero su bianco la ricetta di questo “metaprodotto” è stato l’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy: per farlo ha analizzato le etichette nutrizionali presenti su oltre 31 mila prodotti alimentari di largo consumo (tra confezionati, freschi, surgelati e bevande) e ne ha registrato i cambiamenti avvenuti tra 2015 e 2016.
Un approccio inedito, con cui l’Osservatorio Immagino riesce a misurare come si stanno modificando gli apporti calorici del prodotto alimentare medio acquistato dagli italiani e a svelare come stanno cambiando le caratteristiche nutrizionali dei prodotti venduti nel mass market e che finiscono sulle nostre tavole.
Quali sono, dunque, le caratteristiche del “metaprodotto Immagino”, questo super-panino che funziona come un “piatto unico h24”? Si tratta di un alimento a basso valore energetico (184,8 calorie ogni 100 grammi), ricco soprattutto di carboidrati (21 g), con una buona presenza di grassi (8,6 g), poche proteine (6,1 g) e pochissime fibre (1,9 g) [vedi Figure 1 e 2].
Figura 2 – Il metaprodotto Immagino: composizione e fabbisogno nutrizionale
Solo due anni fa questa “ricetta” sarebbe stata diversa: rispetto al 2015, l’Osservatorio Immagino rileva una diminuzione dei grassi totali (-1,1%) e un aumento del tenore di fibre (+3,7%), proteine (+2,1%) e carboidrati (+0,9%). Il tutto con una sostanziale stabilità energetica, visto che le calorie restano le stesse (+0,3%).
«In conclusione, osservando e correlando tutti questi trend, dall’Osservatorio Immagino emerge che gli italiani stanno mettendo nel loro carrello della spesa un metaprodotto dai valori nutrizionali sempre più equilibrati e coerenti» spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. «Le aziende alimentari stanno, infatti, riformulando i loro prodotti in modo da migliorarne le caratteristiche nutrizionali e stanno intervenendo soprattutto sulle componenti ritenute meno salubri o che vengono assunte in quantità eccessive dalla popolazione, e che per questo sono quelle su cui si concentra l’attenzione dei consumatori più attenti nel nutrirsi in modo sano ed equilibrato».
Per scaricare il primo numero dell’Osservatorio Immagino: osservatorioimmagino.it
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