Consumi e distribuzione commerciale
Come anticipato, gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio non sono positivi: nell’ultimo trimestre (agosto-ottobre) la riduzione dei beni acquistati è dello 0,3% in volume. La contrazione è stata più severa per i beni alimentari (-0,6%), ma diffusa anche alle altre categorie di prodotti (-0,2%).
Anche se valutate in valore, considerando quindi il contributo della crescita dei prezzi, la crescita delle vendite nel trimestre è stata nulla. Nel confronto con l’anno precedente, si osserva una crescita del valore delle vendite di prodotti per la cura per la persona, generi casalinghi, mobili e di beni alimentari, per i quali la dinamica ancora positiva dei prezzi più che compensa la contrazione dei volumi. Al contrario, rimangono ancora in terreno negativo le vendite di elettrodomestici, prodotti di abbigliamento e calzature.
I dati disaggregati per canale di vendita confermano alcune tendenze già in atto da diversi anni. In particolare, emergono andamenti positivi nei segmenti della GDO (Grande Distribuzione Organizzata, ndr) , a fronte di un calo degli acquisti nei piccoli negozi. Il canale più dinamico risulta quello dell’e-commerce, beneficiando anche di cambiamenti strutturali nelle abitudini dei consumatori.
Nel complesso, anche i dati sulle vendite al dettaglio confermano quindi la dinamica stagnante dei consumi. A tale andamento, d’altra parte, si contrappongono i risultati delle indagini congiunturali dell’Istat presso le imprese del commercio, che invece evidenziano dei primi segnali di ripresa del mood della distribuzione commerciale. Iniziano quindi ad emergere primi segnali positivi nei comportamenti dei consumatori.
Figura 5 - Venite al dettaglio, per prodotto (trimestre agosto-ottobre 2025)
Figura 6 - Venite al dettaglio, per formato (trimestre agosto-ottobre 2025)