
Il packaging svolge un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana. Il suo impatto ambientale, soprattutto in tema di rifiuti e consumo di risorse, è oggetto di una crescente attenzione e sta orientando verso pratiche di imballaggio più sostenibili. Una necessità indifferibile, se consideriamo che ogni europeo produce circa 190 kg di rifiuti da imballaggio all’anno.
L’Unione europea è in prima linea su questo fronte. Lo scorso febbraio è entrato in vigore il regolamento UE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR - Packaging and Packaging Waste Regulation ), una significativa spinta verso un’economia circolare. Tra i suoi obiettivi:
- Rendere tutti gli imballaggi riutilizzabili o riciclabili entro il 2030.
- Ridurre il rifiuto da imballaggio pro capite del 5% entro il 2030, 10% entro il 2035 e 15% entro il 2040 rispetto ai dati 2018.
Come condividere i dati
Su questi temi GS1 in Europe ha realizzato due pubblicazioni al servizio delle aziende, chiamate a orientarsi in un panorama normativo in costante evoluzione.
Il primo documento (in inglese) è dedicato all’utilizzo degli standard GS1 per supportare i casi d’utilizzo del riciclo in relazione al PPWR.
Gli standard GS1 forniscono un linguaggio comune per la condivisione di dati tra gli attori della catena del valore degli imballaggi, facilitandone la tracciabilità e la trasparenza.
Gli standard GS1 hanno un ruolo importante in più ambiti:
- Permettono di assegnare identificatori univoci a prodotti, documenti e luoghi, migliorando la visibilità della supply chain.
- Permettono la raccolta automatica di dati tramite codici 2D.
- Facilitano lo scambio elettronico di dati per migliorare velocità e precisione.
Tra le loro applicazioni pratiche il documento sottolinea:
- Upstream: identificazione dei componenti del pack con GTIN (Global Trade Item Number) e GLN (Global Location Number)
- Downstream: collegamento dei GTIN del packaging ai livelli gerarchici del prodotto per tracciabilità e reporting
- Smistamento rifiuti: utilizzo di tecnologie avanzate per identificare e separare i materiali del pack
Gli standard GS1 si traducono quindi in uno strumento essenziale per creare un linguaggio comune a supporto della conformità normativa, sostenibilità ed efficienza lungo la filiera del packaging.
Alcune case history in Europa
Sono già numerose le aziende che stanno implementando standard GS1 per migliorare la sostenibilità.
- GS1 Austria ha standardizzato i dati di pack per un produttore di carne, migliorando la tracciabilità e la conformità al PPWR.
- GS1 Denmark e GS1 Netherlands hanno sviluppato un servizio di dati per facilitare la conformità alle normative EPR (Extended Producer Responsibility - Responsabilità Estesa del Produttore).
- GS1 Germany supporta l’automazione della valutazione della riciclabilità del pack attraverso scambi di dati standardizzati.
Una guida per lo scambio di informazioni
Il secondo documento (sempre in lingua inglese) diffuso da GS1 in Europe è una guida per l’implementazione dello standard GS1 GDSN (Global Data Synchronisation Network) per lo scambio di informazioni sul packaging in Europa. Lo studio supporta le aziende nel soddisfare i requisiti normativi – tra i quali il PPWR – e nel promuovere obiettivi di circolarità e sostenibilità. In sintesi, la guida contiene:
- Gli attributi fondamentali dei dati richiesti per la rendicontazione degli imballaggi in tutti i paesi europei.
- Spiegazioni chiare e indicazioni step-by-step su come strutturare e scambiare i dati sugli imballaggi tramite GDSN.
- Esempi di elementi di imballaggio, materiali e materiali compositi.
- Guida per i pallet non GTIN, compresi i casi d’uso e i dettagli pratici di implementazione.
- Supporto per la rendicontazione e la conformità dell’EPR.
Si tratta dunque di uno strumento molto importante destinato ai data manager, ai team che si occupano di sostenibilità e ai professionisti il cui compito è garantire l’accuratezza, la tracciabilità e la trasparenza dei dati sugli imballaggi.