Nel mese di aprile 2025 il tasso di out-of-stock per il largo consumo confezionato è stato pari a 3,2% in miglioramento di -0,3 punti rispetto a un anno fa e di -0,1 sul mese scorso. È quanto ha rilevato il Barometro Osa (Optimal Shelf Availability) di GS1 Italy, il monitoraggio mensile in ambito ECR fatto in collaborazione con Circana. A livello merceologico hanno riscontrato dati positivi tutti i reparti, con le sole eccezioni del cura casa e cura persona (+0,1 rispetto ad aprile 2024).
Vendite perse, che tonfo in un mese
In miglioramento anche la percentuale di vendite perse che, fissata al 5,5%, ha messo a segno un -0,2 punti rispetto a un anno fa, ma si è rilevata in netto peggioramento (+1,5 punti) rispetto a marzo 2025. A livello merceologico, sul 2024, migliora la drogheria (-0,5) ma peggiora il cura casa (+0,4).
Per quanto riguarda i canali, negli ipermercati il tasso di OOS per il totale largo consumo confezionato ad aprile è stato pari al 3,6%, con un +0,2 punti rispetto all'anno precedente.
Cura casa e cura persona, che dolore
Peggiorano cura casa e cura persona (+0,2) ma spiccano un bel balzo in avanti ortofrutta (-1,0) e drogheria alimentare (-0,5). Nei supermercati grandi il tasso di OOS si attesta al 3,5% in miglioramento di -0,2 punti sull'anno scorso, con l'ortofrutta (-0,6 punti) regina tra le categorie. Tra i supermercati piccoli il dato relativo all'out-of-stock si attesta al 2,7%, -0,2 punti rispetto a 12 mesi fa e sempre con il reparto ortofrutta superstar (-0,6).
Promozioni, che efficacia
In termine di percentuale di vendite perse il miglioramento di -0,2 punti è trainato principalmente dalla drogheria (-0,5) in tutti i canali, soprattutto negli ipermercati (-0,7 punti), seguiti dai supermercati piccoli (-0,5) e da quelli grandi (-0,4).
Da gennaio ad aprile 2025 la percentuale di OOS media è stata pari al 3,3% in condizioni regolari, ma nel largo consumo confezionato la probabilità di trovare un prodotto fuori stock in promozione si riduce fino allo 0,7%. Tendenza uguale in tutti i reparti, con il valore più basso registrato dal cura persona (0,3%) e quello più alto nel reparto ortofrutta (2,6%).
Figura 1 - Percentuale di out-of-stock in presenza o assenza di promozioni
