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Retail e brand Numero

3,1%

il tasso di out-of-stock a marzo 2025

Migliora di -0,1 punti rispetto a un anno fa (3,2%) e di -0,2 punti sul mese precedente (3,3%) il tasso di out-of-stock per il largo consumo confezionato che a marzo 2025 si attesta al 3,1% con, a livello merceologico, un miglioramento in tutti i reparti con la sola eccezione del pet care (+0,1 rispetto a un anno fa). Lo rileva il Barometro Osa (Optimal Shelf Availability) di GS1 Italy, il monitoraggio mensile che in ambito ECR, in collaborazione con Circana, misura l’indice delle rotture di stock nel largo consumo confezionato italiano insieme a quello delle vendite perse che a marzo 2025 sono state al 4,0%, in miglioramento di -0,4 punti rispetto a un anno fa e stabili sul mese precedente con incrementi in tutti i reparti, soprattutto nell'ortofrutta (0,9 punti) e in generale grazie al contributo dei supermercati grandi (-0,4 punti), in maniera inferiore di ipermercati (-0,3) e supermercati piccoli (-0,2).

Ortofrutta leader nei canali

Per quanto riguarda i canali, negli ipermercati il tasso di OOS per il totale largo consumo confezionato a marzo 2025 è stato pari al 3,6%, praticamente stabile rispetto all'anno precedente (+0,1 punti), compensando un peggioramento del pet care (+0,2) con un netto miglioramento dell'ortofrutta (-1,1). Nei supermercati grandi il tasso di OOS si attesta al 3,2% in miglioramento di -0,2 punti rispetto a un anno fa, con l'ortofrutta che, anche in questo caso, interpreta i miglioramenti più significativi: -0,8 su marzo 2024, con pet care e cura persona stabili.

Pet care in discesa

Tra i supermercati piccoli il tasso di OOS si attesta al 2,7% in miglioramento di -0,1 punti sul marzo dell'anno scorso e il reparto ortofrutta che fa il leader (-0,4 punti) mentre peggiora rispetto a marzo 2024 il pet care (+0,1).

A marzo 2025 la percentuale di out-of-stock media per il largo consumo confezionato è stata pari al 3,3% in condizioni regolari, ma il dato si abbassa drasticamente in presenza di promozioni fino allo 0,7%.

Promosso ortofrutta, può fare di più il cura persona

Tendenza uguale in tutti i reparti: il valore più basso è registrato dal cura persona (0,3%) mentre quello più alto è raggiunto dall'ortofrutta (2,65%). Confrontando l'indice tra la percentuale di vendite perse e quella di out-of-stock nelle due condizioni si evidenzia che le occasioni di OOS in condizione promozionale sono economicamente più impattanti e più pericolose per Industria e Distribuzione, soprattutto per i reparti del cura casa e cura persona.

Figura 1 - Percentuale di out-of-stock e vendite perse

Percentuale di out-of-stock e vendite perse secondo il Barometro OSA di marzo 2025
Fonte: GS1 Italy in collaborazione con Circana “Barometro OSA” marzo 2025

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