\r\n\r\n
Antonella Altavilla L’opinione di Antonella Altavilla

L’omnicanalità non è più un opzione…

…ma un elemento essenziale e il Category management omnichannel deve evolvere

Retail e brand Largo consumo

L'omnicanalità è sulla bocca di tutti, ma l’adozione del Category management omnichannel (CMO) è ancora lontana dalla realtà. Nonostante le aspettative dei consumatori e l'evoluzione del retail, molte aziende operano ancora con squadre distinte e processi focalizzati prevalentemente sugli scaffali fisici, relegando il digitale a un ruolo secondario. Eppure, i numeri dicono che l’e-commerce grocery sta crescendo a due cifre.

Figura 1 - L’e-commerce nel largo consumo confezionato

Le barriere al Category management omnichannel

  1. Dati e insight insufficienti: retailer e produttori non hanno una visione completa del comportamento dello shopper nei diversi canali, perché pur avendo a disposizione i dati, questi risultano non integrati tra fisico e digitale e quindi prendere decisioni basate su insight reali risulta difficile.
  2. Scarsa conoscenza dei modelli omnichannel: l'omnicanalità rappresenta ancora un'area nuova per molti category manager e buyer. L'assenza di formazione e di strumenti adeguati impedisce una vera integrazione tra i diversi canali.
  3. Bassa priorità dell’omnichannel: il focus sull’ottimizzazione dei punti vendita fisici prevale sulle strategie omnichannel, che vengono rimandate o trattate in modo superficiale nelle revisioni di categoria.
  4. Silos organizzativi: le funzioni e-commerce e category management spesso operano separatamente, creando strategie frammentate, anziché un approccio integrato e coerente.
  5. Stakeholder non allineati: senza un dialogo costante tra le funzioni aziendali e tra retailer e produttori le strategie omnichannel faticano a decollare, lasciando un gap tra l'esperienza desiderata dagli shopper e quella effettiva.

I benefici di un approccio omnichannel

Integrare davvero l’omnicanalità nel Category management porta numerosi vantaggi:

  • Miglior esperienza d'acquisto: i consumatori possono trovare, confrontare e acquistare prodotti in modo fluido su tutti i touchpoint.
  • Ottimizzazione delle vendite: comprendere le dinamiche tra fisico e digitale permette di evitare cannibalizzazioni e sfruttare al meglio ogni canale e conquistare quote crescenti dei portafogli dei clienti che vogliono poter scegliere in quale canale acquistare.
  • Decisioni più strategiche: dati omnichannel integrati aiutano a prendere decisioni basate su insight completi.
  • Vantaggio competitivo: retailer e brand che adottano strategie omnichannel solide guadagnano quote di mercato e fidelizzano i clienti.

Cosa devono fare retailer e produttori?

Per le aziende che devono costruire le basi dell’omnicanalità:

  • Formare le persone sui principi dell’omnicanalità e sulle nuove aspettative dei consumatori.
  • Integrare le fonti dati fisiche e digitali nelle revisioni di categoria, considerando metriche come penetrazione online e crescita delle vendite e-commerce.
  • Allineare i team cross-funzionali, coinvolgendo category management, e-commerce, retail media e merchandising in un’unica strategia.
  • Ridefinire i KPI, includendo metriche omnichannel accanto ai classici indicatori di performance fisici.

Per le aziende già orientate all’omnicanalità, il passo successivo è evolvere verso l’adozione di un processo di Category management avanzato:

  • Integrare KPI omnichannel in ogni revisione di categoria, valutando traffico, conversioni e vendite su tutti i canali.
  • Espandere le analisi oltre gli scaffali fisici, integrando nell’analisi le performance dei canali online e click & collect.
  • Creare scorecard omnichannel per misurare le dinamiche di spostamento della spesa tra canali e retailer.
  • Implementare mini-revisioni periodiche per rispondere rapidamente ai cambiamenti nei comportamenti di acquisto.
  • Allineare incentivi e performance alle metriche omnicanale, superando la visione basata solo sulle vendite in-store.

In conclusione, il Category management omnichannel è una necessità!

Il panorama retail sta cambiando rapidamente e l’omnicanalità non è più un'opzione, ma un elemento essenziale per rimanere competitivi. La conquista e fidelizzazione degli shopper richiedono strategie basate sui loro comportamenti omnicanale. Il Category management deve evolversi per rispondere a questa sfida e trasformare la revisione di categoria in un vero motore di crescita omnichannel. Se si vuol essere omnicanale i dati da soli non bastano: la chiave è saperli interpretare e utilizzarli in modo efficace!

Condividi

Potrebbe interessarti