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Economia e consumi Largo consumo

L’evoluzione del codice a barre spiegata bene

Torna il contenuto formativo online dell’Academy di GS1 Italy per raccontare le sfide e le opportunità della transizione verso il QR code standard GS1

Nel corso dell’intervista che, lo scorso giugno, in occasione del progetto editoriale dedicato ai cinquant’anni del codice a barre, abbiamo fatto a Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy, ci siamo soffermati su un necessario chiarimento: davvero, come si diceva da più parti, il codice a barre è destinato a scomparire? La sua risposta era stata inequivocabile: «No, il codice a barre non scomparirà, ma continuerà a rimanere un elemento grafico estremamente utile per veicolare informazioni digitali. [...] Certo, penso che sempre più aziende coglieranno nel tempo l'opportunità di integrare gli identificativi GS1 con le potenzialità del QR code. La cosa importante è non confondere la scomparsa del simbolo, cioè dell’elemento grafico che chiamiamo codice a barre, con la scomparsa degli identificativi GS1».

Quindi, no: il codice a barre lineare non scomparirà. Tuttavia, le recenti celebrazioni per i suoi primi 50 anni sono state sì un’occasione per ripercorrere le origini di uno strumento che ha rivoluzionato l’economia globale ma hanno rappresentato anche - e forse soprattutto - un’opportunità per raccontarne le prospettive future. Ma quali sono queste prospettive?

Sempre più informazioni di prodotto

In un contesto economico, legislativo e sociale in rapidissima mutazione, le aziende si trovano oggi nella situazione di dover comunicare verso l’esterno un numero sempre maggiore e più articolato di informazioni di prodotto. Da un lato, infatti, le normative nazionali e sovranazionali impongono di dichiarare obbligatoriamente in etichetta alcuni dati legati, per esempio, alla tracciabilità delle materie prime e allo smaltimento del packaging. Dall’altro, al tempo stesso, quanto riportato sulla confezione di un prodotto è diventato un driver fondamentale che guida i consumatori nelle scelte di acquisto. L’attenzione alla salute, alla reputazione del marchio, alla sostenibilità delle materie prime e all’impatto ambientale di ciò che compriamo ha un impatto decisivo sul modo in cui riempiamo il carrello della spesa.

Come veicolare questa mole di informazioni? Le confezioni dei prodotti spesso non hanno sufficiente spazio e il codice a barre tradizionale, dal canto suo, non è stato progettato per questo scopo.

I nuovi codici a barre

Ecco allora che il barcode non abdica ma sceglie di evolversi. È nato da qui il progetto GS1 di passaggio dai codici a barre tradizionali (monodimensionali) a quelli a due dimensioni (2D), che possono includere più dati rispetto all'attuale codice a barre lineare EAN-13: parliamo del GTIN ma anche di data di scadenza, numero di lotto o numero di serie, o ancora link per collegamenti a pagine web (con informazioni su ingredienti e allergeni, foto e video dei prodotti, recensioni, ecc.). Una seconda rivoluzione che, nelle intenzioni di GS1, si compirà entro il 2027 e che è destinata a cambiare i paradigmi della comunicazione di prodotto. Questa transizione permetterà ai codici a barre bidimensionali GS1 - come il QR code standard GS1, cioè un QR code equipaggiato con uno standard GS1 come il GS1 Digital Link - di poter essere anche passati in cassa, abilitando nuovi casi d’uso, migliorando la gestione dei dati e facilitando la comunicazione con il consumatore.

Molte e legittime, però, sono le domande che accompagnano questo momento di passaggio:

  • Qual è la portata di questa rivoluzione? Come si struttura? Quali sono le tappe, quali gli obiettivi e quali i vantaggi per la filiera?
  • Cosa significa nel concreto “migrazione al codice a barre 2D”? Che cos’è un codice a barre in standard GS1?
  • Quali sono i codici a barre di nuova generazione e cos’è il GS1 Digital Link?
  • Quali sono gli aspetti tecnologici che entrano in gioco?

Il corso dell’Academy di GS1 Italy

Per rispondere in modo il più possibile esaustivo, l’Academy di GS1 Italy ripropone in una veste rinnovata il corso online “Migrazione al codice a barre 2D e GS1 Digital Link: sfide, vantaggi e opportunità”, un contenuto formativo esplicitamente dedicato a questa tematica.

Nel 2025, il webinar sarà proposto tre volte:

"La migrazione al 2D è una vera e propria rivoluzione che toccherà la filiera nei prossimi anni. Per le aziende è importante, innanzitutto, riconoscere i benefici che saranno portati dai nuovi codici a barre, ma anche individuare gli sviluppi e le integrazioni necessarie per supportarne l'adozione."
Emanuela Casalini, senior standard specialist di GS1 Italy e docente del corso

Vuoi saperne di più? Scrivi all’Academy di GS1 Italy.

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