Se si dovesse scegliere una sola parola per definire l’ultima edizione di Marca by BolognaFiere sarebbe, senza alcun dubbio, “successo”. Il salone italiano dedicato alla private label ha registrato numeri importanti, con 1.300 aziende protagoniste (+23% vs 2024), 35.000 mq di area espositiva (+26%), nove padiglioni (+2%) e oltre 23.000 visitatori giunti da ogni angolo della Penisola e anche dall’estero. La 21esima edizione sancisce anche il trionfo della marca del distributore (MDD), come dimostrano i dati del XXI Rapporto Marca, presentato lo scorso 16 gennaio, poco prima del convegno “Dimmi che età hai e ti dirò come compri! Come le diverse strategie di acquisto influenzano i trend del Non Food”, organizzato da GS1 Italy in collaborazione con Marca by BolognaFiere. Durante l’appuntamento sono state analizzate le abitudini di acquisto delle diverse generazioni di italiani nel mondo non food, che hanno evidenziato una particolare attenzione al risparmio.
MDD, crescita inarrestabile
Durante la presentazione del XXI Rapporto Marca, Alfonso Giuliano, Italy retail leader di Circana, ha evidenziato i dati che confermano la “galoppata” dei prodotti a marchio del distributore, i cui trend di crescita si inseriscono in un contesto di moderata ripresa della domanda da parte dei consumatori italiani. Ad anno terminante il 29 dicembre 2024, infatti, i beni di largo consumo, considerando tutti i canali di vendita, registrano una crescita del +1,7% a volume, la profondità assortimentale aumenta del +1,6% e la quota della MDD si attesta al 29,9%, raggiungendo quindi un terzo del mercato. Un dato positivo, seppur inferiore rispetto alla media Europea (39%).
La private label, infatti, come sottolinea Giuliano, «nel 2024 ha registrato un giro d’affari di 29,5 miliardi di euro, in aumento di 632 milioni rispetto al 2023, e una crescita del +3% a volume. Anche nel perimetro della distribuzione moderna, che include ipermercati, supermercati e liberi servizi, la MDD avanza e raggiunge una quota di 22,4 punti (+0,3 punti rispetto allo stesso periodo del 2023), accompagnata da un significativo aumento dei volumi di vendita, pari al +3,6%. Negli ultimi dieci anni nella distribuzione moderna la private label ha guadagnato più di sei punti percentuali e nel 2024 ha raggiunto un fatturato di 15,6 miliardi di euro».
Analizzando l’offerta, il XXI Rapporto Marca evidenzia un ritorno a trend positivi per le linee MDD premium (+5,3% a valore), che negli anni scorsi avevano risentito dei rincari, l’aumento del numero medio delle referenze (1.895, +5,6%) e un migliore il posizionamento competitivo in quasi in tutti i reparti. In particolare, i comparti in cui la marca del distributore guadagna i maggiori punti di quota a valore sono:
- Carni (44,8%, +0,6%).
- Cura Casa (25%, +0,5%).
- Fresco (30,2%, +0,5%).
- Drogheria (19,4%, +0,3%).
Non food, a ogni età le sue scelte
Durante il convegno “Dimmi che età hai e ti dirò come compri! Come le diverse strategie di acquisto influenzano i trend del Non Food”, Samantha Correale, business intelligence senior manager di GS1 Italy, ha presentato i dati emersi dall’ultima edizione dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, analizzando, in particolare, i diversi comportamenti di acquisto di quattro generazioni (baby boomer, millennial, Gen X e Gen Z), nel settore non alimentare, che in Italia nel 2023 ha generato più di 110,3 miliardi di euro di giro d’affari.
Non Food: gli italiani spendono (poco) di più, ma comprano (spesso) di meno
Come coniugare il bisogno di autogratificazione e il desiderio di un maggior comfort con l’esigenza di risparmiare e la ricerca della convenienza? Lo spiega l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, che ha analizzato l’andamento di 13 comparti dell’universo non alimentare e ha individuato gli otto trend 2023
Considerando le diverse abitudini di acquisto in tredici differenti comparti, dalla profumeria all'elettronica di consumo, dall'abbigliamento al tessile, fino al casalingo, sono emerse alcune curiosità. Sono tre gli elementi che influenzano gli acquisti del consumatore non alimentare: la disponibilità di punti vendita sul territorio, l’e-commerce, che si consolida come canale d’acquisto, e la collocazione dei negozi.
Tre sono anche i trend del momento: la spasmodica ricerca del benessere, il desiderio di una casa più green e più smart, la tendenza a riparare e a optare per il second-hand.
Aggiusto, recupero, rivendo e compro meno
Gli italiani applicano la sostenibilità̀ nello shopping Non Food. Ma vorrebbero più servizi “green” in negozio
Le abitudini di acquisto variano, però, in base all’età: il punto vendita fisico è il prescelto soprattutto dalle generazioni più mature; la Gen Z, invece, acquista online più delle altre. I fattori che influenzano le scelte appaiono più allineati tra le diverse generazioni: il prezzo resta al primo posto in ottica risparmio, seguono le promozioni e la varietà di scelta. Ma nel caso dei baby boomer il supporto alla vendita è più importante delle promozioni.