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Solution Partner Program, nuove sfide da affrontare insieme

In un incontro con le aziende di servizi, i referenti del team di GS1 Italy hanno presentato gli obiettivi del piano triennale 2023-2026 e le attività in corso nei vari settori

Solution Partner Day_2024

Una squadra è vincente solo se tutti sentono di farne parte e conoscono obiettivi e progetti. Ed è proprio per perseguire questo intento che GS1 Italy, anche quest’anno, ha organizzato il Solution Partner Program Day, un incontro tra il team dell’organizzazione e i solution partner (le aziende che offrono servizi utilizzando gli standard GS1) per presentare i traguardi raggiunti nell’ultimo anno e i nuovi goal del Solution Partner Program, il piano triennale di GS1 Italy e le nuove sfide e normative dei settori sanitari e moda a cui GS1 Italy e le aziende sono chiamate a rispondere. La cornice dell’incontro è stata la Dallara Academy, luogo simbolo dell’innovazione nel mondo automotive.

Nuovi goal del Solution Partner Program

Lavorare insieme, condividere informazioni e case history è essenziale per favorire la crescita e lo sviluppo. In quest’ottica, nel corso del 2024, GS1 Italy ha definito dei gruppi di lavoro per gli standard EPC ed EPCS, oltre che per la migrazione al codice a barre 2D e per il mondo healthcare.

Corposo è stato anche il lavoro sul fronte della comunicazione: «Abbiamo creato dei format video per parlare dei nostri standard e continueremo a creare contenuti formativi e informativi per gli end-user – annuncia Alessandra Piras, partner engagement specialist di GS1 Italy . Inoltre, realizzeremo una landing page per raccontare i case study di successo e di valore che possano essere di esempio per la community. Proseguiremo l’attività di comunicazione su LinkedIn con l’idea di clusterizzare la community per standard, l’organizzazione di eventi formativi nel nostro Interno 1, la realizzazione di webinar e podcast».

Un ambizioso piano triennale

Nell’anno in cui il codice a barre festeggia cinquant’anni, le sfide da affrontare sono diverse e sono state definite dal board di GS1 Italy nel piano di sviluppo triennale 2023-2026, partendo da alcune consapevolezze:

  • L’importanza della condivisione dei dati per creare maggiore valore all’interno della filiera.
  • La consapevolezza delle inefficienze di sistema, individuate anche tra la carenza diffusa nell’adozione di standard.
  • La necessità di colmare queste lacune e di ridurre la dispersione del valore cogliendo le opportunità che offre la tecnologia.

«In quest’ottica – dichiara Paolo Cibien, industry engagement & customer success director di GS1 Italy – il lavoro del programma triennale si basa su quattro direttrici: digitalizzazione della filiera; aumento dell’efficienza logistica; attenzione alla sostenibilità ambientale; coinvolgimento, collaborazione ed engagement delle aziende affinché quello che è stato definito si realizzi. Una propensione al fare che ha portato anche alla definizione di kpi di sintesi, da misurare per capire dove siamo e dove vogliamo arrivare nel prossimo futuro».

Oltre che nell’ampio universo food & beverage, il piano triennale 2023-2026 vede GS1 Italy impegnata in numerose attività che coinvolgono altri settori:

  • Healthcare, per l’implementazione della FMD e la registrazione dei dispositivi medici su Eudamed.
  • E-commece e marketplace, per incentivare l’adozione del codice GTIN nelle piattaforme online e l’utilizzo di Verified by GS1.
  • Tessile e costruzioni, per implementare il Digital Product Passport.

La transizione al codice a barre 2D e la digitalizzazione

Uno dei progetti più ambiziosi in ambito digitalizzazione a cui sta lavorando GS1 Italy è il passaggio al codice a barre 2D, che entrerà in vigore entro la fine del 2027. «Il codice 2D permetterà di soddisfare due bisogni – spiega Emanuela Casalini, senior standard specialist di GS1 Italy –: fornire al consumatore informazioni di vario genere per coinvolgerlo e avvicinarlo al brand e all’azienda; riportare il codice GTIN. Il passaggio al barcode 2D comporta un lavoro sia da parte dei brand, che devono applicare il QR code sulle confezioni, sia dei retailer, che devono rendere leggibile questo codice alle casse. E in questo contesto il ruolo dei solution provider è fondamentale».

Il percorso di digitalizzazione, però, deve seguire anche altre direttrici. In primis, l’utilizzo del GS1 Registry Platform e del sistema Verified by GS1, dedicato a retailer e marketplace per verificare la correttezza dei codici e, soprattutto, che l’azienda che li sta utilizzando ne abbia la titolarità.

Altro argomento chiave della digitalizzazione è l’utilizzo delle anagrafiche di prodotto. «Obiettivo per il 2026 – informa Casalini – è che il GDSN, che consente all’Industria di condividere in maniera strutturata informazioni anagrafiche sui propri prodotti, diventi l’unico strumento utilizzato da tutte le imprese». Infine, è tra le priorità ampliare lo scambio elettronico dei documenti attraverso lo standard EDI, fondamentale, ad esempio, per la logistica e la compliance in tema di tracciabilità dei prodotti.

Le sfide del settore sanitario italiano

Nel settore healthcare le sfide che GS1 Italy sta affrontando seguono tre pillar:

  • Dispositivi medici: supporto all’implementazione dell’UDI e alla registrazione dei dispositivi medici sui database internazionali.
  • Farmaci: introduzione della FMD (direttiva anticontraffazione farmaco) in Italia.
  • Healthcare provider: coinvolgimento delle organizzazioni che utilizzano i farmaci e i dispositivi medici, come farmacie e ospedali, affinché utilizzino gli standard GS1 grazie al supporto dei solution provider.

«Annunciamo – informa Giada Necci, industry engagement manager di GS1 Italy – che stiamo portando avanti l’analisi dei processi ospedalieri per capire in quali canali i codici GS1 possono essere utilizzati. Nel mentre, abbiamo lavorato con la filiera sanitaria per individuare la soluzione migliore da proporre al Ministero della Salute per la direttiva anticontraffazione farmaco, in regola con le normative europee e compatibile con il sistema in atto in Italia. Attualmente, abbiamo definito cinque le informazioni da inserire sulla confezione: codice prodotto, numero di serie, numero di lotto, data di scadenza, numero per il rimborso nazionale».

Il ruolo di GS1 Italy verso la transizione sostenibile

La sostenibilità è uno dei pilastri del piano strategico triennale di GS1 Italy e le attività seguono il piano normativo europeo, in particolare le direttive sul Digital Product Passport, la EUDR-European Deforestation Regulation, la CSRD-Corporate Sustainability Reporting Directive, la PPWD-Packaging and Packaging Wast Regulation, la ESPR-Ecodesign for Sustainable Products Regulation.

«Le normative europee prevedono un importante scambio di informazioni tra i vari attori della filiera sia a livello europeo sia italiano – dichiara Micol Vialetto, standard specialist di GS1 Italy. In questo processo GS1 Italy ha sicuramente un ruolo attivo. Prendendo in considerazione, ad esempio, il Digital Product Passport, che entro il 2027 dovrà essere utilizzato da tutte le aziende del settore tessile, sono indispensabili gli standard GTIN o SGTIN per definire un codice univoco del prodotto e lo standard EPC per catturare le informazioni importanti per la movimentazione delle merci lungo la supply chain e renderle disponibili grazie alla radiofrequenza (RFID). Per il Digital Product Passport, poi, sono importanti anche i GS1 Digital Link, che riporta dati specifici sul singolo prodotto legati al suo intero ciclo di vita, e il GLN, per identificare le facilty e gli operatori economici a cui il prodotto è in qualche modo legato».

A cura di Veronica Fumarola