Il dovere della concretezza
l'opinione di
Il 2023 è stato un altro anno complesso e la lettura di Un anno di Tendenze lo conferma. Scorrendone i capitoli, emergono tempi segnati dall’incertezza. Il quadro internazionale è più che mai precario. Le tensioni geopolitiche e le discontinuità economiche sembrano concatenarsi tra loro, con dirette implicazioni sul commercio mondiale e sulle vite di ciascuno di noi, mentre le supply chain sono chiamate a essere ancora più reattive e flessibili. Le azioni di derisking per la ridefinizione dei network di produzione e fornitura, poi, ci impongono di guardare alla filiera con occhi nuovi per comprendere questa rivoluzione strutturale.
Per quanto riguarda il contesto italiano, la spinta inflattiva si è attenuata, ma i suoi effetti continuano a gravare sul potere di acquisto dei consumatori. Le stime di crescita restano timide e dopo alcuni anni spinti dagli eventi conseguenti alla pandemia e alla fiammata inflattiva, le contro cifre sono difficili da migliorare.
Cosa può fare il sistema GS1 in tutto questo? Qual è il nostro ruolo e quale compito dobbiamo assumerci? Fare la nostra parte significa affrontare le questioni e trovare soluzioni percorribili, pratiche ed efficaci. La nostra competenza e la nostra esperienza devono essere messe al servizio del sistema produttivo e distributivo per ottenere risultati tangibili, che siano di aiuto qui e ora ma che sappiano anche anticipare le criticità del futuro.
La crisi della logistica, la questione climatica, i vincoli legislativi e non da ultime le esigenze di un’opinione pubblica sempre più informata e fluida nelle proprie scelte: GS1 ha la capacità e la forza per favorire un dialogo aperto e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti e fornire strumenti utili a mitigare i rischi e a rilanciare le ambizioni.
Negli anni che viviamo l’unica certezza è rappresentata dalle continue discontinuità, con i “cigni neri” che appaiono sempre di più alla nostra vista. GS1 dovrà farsi trovare pronta nel proprio ruolo di associazione facilitatrice che apre strade e offre opportunità.
Permettetemi di esprimere un grande ringraziamento per la fiducia che avete riposto in me e l’apertura che da più parti ho raccolto nella unanime definizione del piano del triennio 23-26 di GS1. Le mie scelte professionali mi costringono ad abbandonare l’incarico assunto solo alcuni mesi or sono, col rammarico di non aver compiuto fino in fondo questo mio compito.
Allo stesso tempo sono certo che il nuovo presidente, Francesco Del Porto, per le sue competenze ed esperienze nonché per le sue doti umane e di relazione sarà capace di dare slancio alle iniziative GS1 di cui tutto il sistema italiano ha certamente bisogno.