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Il barcode nell’era dell'intelligenza artificiale e generativa

Ovvero come abbiamo fatto conversare un prodotto con le persone

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Definire i contenuti di un evento come “Transforming tomorrow. La nuova sfida del largo consumo” non è stata cosa facile.

Soprattutto se si decide, come abbiamo fatto noi del team di GS1 Italy, di inserire una finestra finale sul “dopodomani”. Come sarà il dopodomani se già oggi sappiamo tutto di tutto e i trend tecnologici non ci danno tregua?

Fermiamoci un attimo a pensare.

Proporre un esperimento, come di magia, potrebbe essere l'idea vincente.

Trasformare l’ingresso del nostro evento come un portale spazio temporale, che con la scusa del cinquantesimo compleanno del codice a barre, catapulti i nostri ospiti 50 anni avanti, nel dopodomani appunto, potrebbe essere divertente oltre che efficace.

Un po’ come succede nel film “Everything Everywhere All at Once” diretto dai Daniels, citato anche da John S. Philipps di Pepsi.Co durante l’evento, proviamo a dare l’impressione il quanto più reale alle persone di essere state catapultate nel futuro, accompagnate dalla guida fidata del barcode GS1, ovviamente.

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Ecco com’è nata l’idea di chiedere a Jacopo Perfetti, imprenditore e docente del corso di intelligenza artificiale generativa Prompt Design, di progettare per il nostro evento un’esperienza che ancora non esiste per chi, come noi tutti, fa la spesa tra gli scaffali dei supermercati e online.

Unico requisito per cominciare a lavorare con lui è dare prova di "apertura mentale”. Noi ci stiamo, perché è proprio quello che cerchiamo: aprire la mente, nostra e della nostra community. La domanda, quindi, diventa:

I codici a barre di nuova generazione saranno in grado di sostenere anche la sfida dell'intelligenza artificiale e generativa? E di raccogliere i comportamenti dei nuovi consumatori?

Potremmo rispondere con le parole di Marc Andreessen citato da Perfetti - «Un domani il mondo si dividerà tra quelli che diranno ai computer cosa fare e quelli a cui i computer diranno cosa fare». Questa considerazione infatti è perfetta anche per il nostro target perchè un domani il mondo potrebbe dividersi davvero tra quelli che diranno ai prodotti cosa dire e quelli a cui i prodotti diranno qualcosa.

Noi in realtà pensiamo possano accadere entrambe le cose.

Ecco perché l’esperimento che abbiamo realizzato con Jacopo Perfetti consiste nel mostrare dal vivo, live, il futuro dopodomani di chi riempie un carrello:

un pacco di pasta, mezzo chilo di penne rigate Paste Marchesi -un brand che non esiste… per il momento ;-) - che grazie all’intelligenza artificiale generativa, dialoga direttamente con il consumatore, rispondendo alle sue domande via chat.

Domande come:

  • In quanto tempo cuoci?
  • Sei adatta a chi soffre di celiachia?
  • Contieni pesticidi o altri contaminanti?
  • Vai bene per la pasta e fagioli?
  • Posso mangiarti prima di fare sport?
  • Dove butto la tua confezione?

possono essere rivolte direttamente alla pasta, magari supportate da un assistente vocale, senza bisogno di dover leggere le risposte né di trovarle o decodificare sul packaging.
Pensiamo all’impatto sull'accessibilità per persone ipovedenti o bambini che non sanno leggere o ancora alla possibilità di ampliare la capacità di risposta del prodotto oltre al packaging, coperta a volte troppo corta per raccontare tutto quello che un prodotto ha da dire.

L'interruttore per accendere la conversazione col prodotto è il barcode di nuova generazione, racchiuso in un QR code powered by GS1: fotografandolo si accede alla chat per dialogare con la pasta, magari anche con un assistente vocale.

TransformingTomorrow_Pasta.png Anche il progetto del mock up della confezione (un modello realizzato a scopo illustrativo, ndr) di Paste Marchesi per l’esperimento fatto con Perfetti è stato oggetto di pensiero.

Utilizzando - anche qui - l’intelligenza artificiale, abbiamo disegnato un packaging essenziale, “back to basic”, liberato da tutte le informazioni superflue, una provocazione come a dire “toglietemi tutto ma non il QR code powered by GS1”, essenziale come le due gocce del profumo Chanel n.5 prima di andare a letto nel mito di Marilyn Monroe.

È da tempo che diciamo che i packaging sono “media” di comunicazione, per narrare storia e tracciabilità del prodotto, e non solo. Il packaging è sempre più data driven e veicolo narrativo per il consumatore, un vero e proprio canale per raccontare valori del brand e tracciabilità del prodotto, oltre alle informazioni utili per usarlo. Ecco che, grazie alla qualità dei dati che gestiscono i brand, l’intelligenza artificiale può catapultare il codice a barre nel suo dopodomani, estendendo la comunicazione di prodotto oltre l’etichetta, e se qualcosa rimane, “fra le pagine chiare e le pagine scure”, è quello che garantisce l’univocità identitaria che solo il barcode GS1 può dare ai prodotti, anche sul web, anche nell’era dell’IA.

Scopri cosa abbiamo chiesto alla Pasta Marchesi durante l’evento “Transforming tomorrow. La nuova sfida, del largo consumo” guardando on-demand l'evento: è al minuto 1:21:54.

*A cura di Sara Manazza, communication manager GS1 Italy