03. Consumi e distribuzione commerciale
I mesi estivi sono stati caratterizzati, come accennato, da una contrazione dei volumi delle vendite al dettaglio, proseguendo di fatto la tendenza già osservata a partire dall’inizio dello scorso anno. In particolare, nell’ultimo trimestre disponibile (maggio-luglio) la contrazione è stata, per il totale dei prodotti, del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato in valore, d’altro canto, mostra, per lo stesso periodo, un incremento del 3,1%, con un effetto di prezzo che quindi più che compensa la contrazione dei volumi venduti.
Le uniche categorie merceologiche ad evidenziare volumi di vendita in espansione nel confronto con l’anno precedente sono i prodotti di profumeria e cura della persona e la categoria delle calzature e degli altri articoli in pelle e cuoio. Le contrazioni più marcate, invece, si hanno per i prodotti di informatica e per gli elettrodomestici.
Negli ultimi mesi è proseguita la crescita delle vendite di auto: le nuove autovetture immatricolate nel periodo giugno-agosto sono state superiori del 9,8% rispetto agli stessi tre mesi del 2022. Parte di questa crescita, tuttavia, come già osservato, si deve allo smaltimento degli ordinativi che erano rimasti inevasi a causa delle difficoltà di approvvigionamento avutesi negli scorsi anni. In prospettiva il quadro resta incerto, per le note esitazioni che caratterizzano le scelte dei consumatori, date le prospettive di cambiamenti normativi legate alla transizione ambientale; inoltre, nei prossimi mesi si osserveranno anche gli effetti dei maggiori tassi d’interesse.
Con riferimento ai diversi canali di vendita, trovano conferma alcune delle tendenze già osservate nei mesi precedenti. In particolare, il formato distributivo che registra la crescita maggiore del valore delle vendite è quello del discount (+10% nel trimestre giugno-agosto rispetto agli stessi mesi del 2022), anche se molto si deve ai rincari registrati dai prodotti alimentari. Seguono poi supermercati e ipermercati, mentre risulta invece più contenuta la crescita delle vendite nel formato e-commerce, che si è ormai stabilizzato dopo la crescita sostenuta realizzata nei mesi centrali della pandemia, e nei negozi della piccola distribuzione, che stanno quindi probabilmente registrando contrazioni marcate nei volumi venduti.
Nel complesso, tuttavia, l’indicatore relativo al clima di fiducia delle imprese del commercio, seppur in lieve contrazione nei mesi estivi, rimane su livelli elevati. In particolare, sono buone le aspettative delle imprese della distribuzione sull’andamento delle vendite nei prossimi mesi, mentre sono in diminuzione le aspettative circa il livello dei prezzi di vendita praticati.
Figura 5 - Clima di fiducia imprese di commercio al dettaglio / Figura 6 - Vendite al dettaglioFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat, settembre 2023