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3,7%

il tasso di out-of-stock a gennaio 2023

Il 2023 inizia con un tasso di out-of-stock nel largo consumo confezionato pari a 3,7%, subito in aumento sia rispetto al mese di dicembre (3,5%) sia al gennaio 2022 (3,3%) sul quale registra aumenti generalizzati in ogni reparto, soprattutto nel freddo (+0,9 punti) e nell'ortofrutta (+0,8). È quanto rileva il Barometro Osa (Optimal Shelf Availability) di GS1 Italy, il monitoraggio mensile che, in ambito ECR in collaborazione con Iri, misura l’indice delle rotture di stock nel largo consumo italiano insieme a quello delle vendite perse che a gennaio 2023 toccano il 5,4%, dato impennato di 1,6 punti sullo stesso mese di un anno fa, con aumenti ovunque. I più consistenti sono, anche in questo caso, nell’ortofrutta (+2,7), seguita dalle bevande (+2), dal fresco e freddo (entrambi a +1,7).  A gennaio 2023 tutti i canali hanno registrato aumenti rispetto a gennaio 2022: ipermercati con +0,3 punti (OOS al 3,9%), i supermercati grandi hanno fissato l'OOS al 3,9% (+0,6), mentre in quelli piccoli la percentuale di out-of-stock è stata al 3,3% (+0,3).

In quanto a vendite perse, il peso nell'ipermercato è al 5,4%, in crescita sia su dicembre (+0,2 punti) sia su gennaio 2022 (+1,4 punti). Stessa sorte per i supermercati grandi (5,5%) in ascesa sia su gennaio 2022(+1,9) sia su dicembre (+1) e per quelli piccoli (4,9%) in aumento di +1 punto sullo stesso mese dell'anno precedente e in calo su dicembre (-0,1). Molto ampia la forbice tra il tasso di out-of-stock in condizioni normali e quello in presenza di promozioni. Nel primo caso l'OOS sale al 4% con punte superiori al 10,8% per l'ortofrutta e del 5,5% per il fresco. In condizioni promozionali, invece, la probabilità di trovare un prodotto fuori stock si riduce drasticamente allo 0,9%, con comportamenti molto simili tra i reparti, con l'eccezione dell’ortofrutta spostata su livelli molto superiori (2,8%).

Figura_BarometroOSA_gen23.png

L’Optimal shelf availability (OSA) è una iniziativa GS1 Italy gestita in ambito ECR Italia che studia in collaborazione con IRI: misura e analizza le cause dell’out-of-stock, per garantire la disponibilità di un prodotto a scaffale nel momento in cui il consumatore desidera comprarlo.