La sostenibilità secondo GS1 Italy
Per le aziende è diventata un valore in sé e si sono affrontati temi come la lotta allo spreco alimentare, l’economia circolare, l’impronta ambientale di prodotto. E i benefici per la filiera si sono scoperti benefici comuni
Nota per essere “quelli del codice a barre”, GS1 Italy affianca le imprese del largo consumo sulla base di tre concetti chiave: efficienza dei processi ed efficacia delle operazioni in un contesto di pratiche collaborative rese possibili dall’adozione di un linguaggio comune fornito dagli standard globali. Tra i suoi campi di attività l’impegno per la sostenibilità e l’ambiente ha aumentato la sua centralità. «Inizialmente la ricerca dell’efficienza aveva rivelato dei benefici ambientali, per esempio in termini di riduzione delle emissioni», spiega Silvia Scalia, ECR and training director di GS1 Italy. «Poi la sostenibilità è diventata un valore in sé per le aziende e si sono affrontati temi come la lotta allo spreco alimentare, l’economia circolare, l’impronta ambientale di prodotto. E i benefici per la filiera si sono scoperti benefici comuni».
Un anno fa scoppiava l’emergenza sanitaria. Che cosa ha significato per la sostenibilità?
«La sostenibilità, con la pandemia, è diventata una priorità. Per le imprese perché, come spiega una recente ricerca di Accenture, le pratiche sostenibili aumentano la competitività, migliorano la reputazione dei brand, offrono occasioni di business. È una priorità anche per i consumatori che vogliono essere più consapevoli delle proprie scelte. Come rileva l’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino, il carrello green comprende oltre 24 mila prodotti, che hanno venduto per 9,1 miliardi e in un anno sono cresciuti del +5,5% a valore. Inoltre il 20,9% dei prodotti riporta in etichetta almeno un claim o una certificazione relativi al mondo della sostenibilità. Infine la sostenibilità è una priorità per le istituzioni. Dagli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Onu, al Green & Digital deal della Commissione europea, confermato dal Next Generation EU, è stato realizzato un quadro di riferimento all’interno del quale tutti gli stakeholder sono coinvolti».
Che cosa comporta per il ruolo di GS1 Italy?
GS1 Italy si è sempre impegnato in applicazioni orientate verso il consumatore in un mix tra la progettualità tipica di ECR (condivisione e diffusione di consapevolezza espresse in buone pratiche e processi collaborativi) e la facilitazione tecnologica. Ora è sempre più preminente fornire alle imprese tutti gli strumenti per operare e prendere le decisioni. E questo vale a maggior ragione nell’ambito della sostenibilità. A questo proposito, l’esempio è quello di Ecologistico2, il tool per misurare l’impatto climatico delle operazioni logistiche e comprendere, attraverso i percorsi di simulazione proposti, in quale direzione agire per migliorare l’impatto climatico. La gestione più efficiente del processo di riordino e delle attività di trasporto hanno peraltro contribuito a ridurre di 97 mila tonnellate la CO2 emessa all’anno e di 450 mila i viaggi per un risparmio complessivo di 160 milioni di euro. Con Ecologistico2 abbiamo visto, poi, che sono sempre più numerose le imprese interessate ad avere a disposizione strumenti di misurazione delle performance. E questo sta avvenendo anche per l’impronta ambientale e per l’economia circolare».
Di che cosa si tratta?
«I programmi della Commissione europea definiscono un circolo virtuoso tra digitalizzazione, sostenibilità e consumatore. I dati non sono più solo appannaggio della relazione tra le imprese ma vedono il consumatore al centro: occorre consentire ai consumatori di comprendere che cosa sia realmente sostenibile e cosa no, e dargli informazioni in maniera comprensibile, affidabile e confrontabile, per consentire scelte consapevoli. Uno dei progetti chiave al quale stiamo lavorando con un gruppo di aziende, è il Barcode for environment per sperimentare modalità innovative per comunicare ai consumatori le informazioni sulle prestazioni ambientali dei prodotti, attraverso soluzioni condivise, basate sugli standard GS1».
Riguardo all’economia circolare, invece, che sarà anche il tema del vostro intervento al panel introduttivo del percorso Green Retail Lab, che cosa ci può anticipare?
«Ancora una volta il riferimento è la Commissione europea con il Piano d’azione per l’economia circolare che si pone l’obiettivo di abbandonare il modello di economia lineare “prendi, produci, usa e getta” in favore della circolarità della produzione, della durabilità, del maggiore utilizzo di materiali riciclati, della riduzione dell’impronta ambientale e della promozione del modello prodotto come servizio. E contemporaneamente assegna un’importanza cruciale alla misurazione delle performance. GS1 Italy ha quindi sviluppato, con la collaborazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Circol-Up, uno strumento operativo che supporta le aziende nel misurare il proprio livello di circolarità in ogni fase del ciclo di vita dei prodotti dall’approvvigionamento al design, alla produzione, alla distribuzione, all’utilizzo e allo smaltimento e gestione dei rifiuti, individuando gli indicatori più importanti per l’azienda in chiave di circolarità complessiva e per ogni singola fase del ciclo di vita del prodotto. Alla base di Circol-Up troviamo ancora una volta l’impegno di GS1 Italy per aiutare le aziende ad approcciare il tema della misurazione come elemento base e innesco per la definizione di obiettivi e l’identificazione di azioni e interventi di miglioramento, contribuendo anche a rafforzare la cultura della circolarità».
Intervista a Silvia Scalia, ECR and training director di GS1 Italy
Retail Institute Italy propone Green Retail Lab un laboratorio permanente nato con l’obiettivo di creare opportunità di aggiornamento continuo, informazione e confronto, per supportare le aziende nell’individuare soluzioni e strumenti per la realizzazione di un’economia sostenibile e circolare, contribuendo ai Sustainable Development Goals (SDGs).
Il prossimo appuntamento si terrà mercoledì 14 luglio 2021, dalle 9:30 alle 12:30 con il seminario online “Green Retail LAB. La filiera alimentare sostenibile”.
Per maggiori informazioni e iscrizioni visita il sito