sostenibilità

Economia circolare fai da te in cinque passi

In Italia la circular economy ha avuto un vero e proprio boom. Ma non cascate subito nelle mosse di marketing: l’economia circolare è un principio complesso, che parla sì di riciclo, ma specialmente di riuso, condivisione, equità. Per questo è soprattutto umana, e parte da ciascuno di noi.

L’economia circolare non è un principio banale. Significa che per tutelare il clima dobbiamo passare da un’economia petrocapitalista e lineare, fondata sul processo estrai-produci-consuma-dismetti dove la base dell’energia della trasformazione è sostenuta da fonti fossili a un’economia circolare, sociale, inclusiva, che preserva molti principi di mercato ma allo stesso tempo tutela alcuni beni comuni come i servizi ambientali ed è in grado di rigenerare il pianeta (per noi, mica per gli orsi polari). 

Nel nostro paese fortunatamente il tema dell’economia circolare ha avuto un vero e proprio boom. 

Se vogliamo davvero farne uno strumento per decarbonizzare l’economia allora dobbiamo mettere in azione una vera circular economy, omnicomprensiva, con ampli risvolti sociali, ambientali e economici.

Evitiamo che diventi una cosa vaga come la sostenibilità.

 Ecco dunque cinque idee per una economia circolare.

  1. Non parliamo solo di rifiuti. In Italia alle conferenze che ormai ovunque si organizzano per parlare di economia circolare spesso si parla solo ed esclusivamente di rifiuti e riciclo. Sebbene siano un pilastro fondamentale dell’economia circolare, dobbiamo ricordarci che lo scopo dell’economia circolare è quello di essere rigenerativa, sistemica e di far rimanere la materia nel ciclo economico, con la minor quantità d’input possibile. Questo significa non solo riciclare, ma anche riusare, trasformare i prodotti in servizi, rendere gli oggetti più riparabili, creare modelli industriali che abbiano impatti rigenerativi sulla società, significa ripensare il design dei processi, dei prodotti degli edifici e delle città. Il tema è complesso, val bene leggere qualche libro in proposito. Però ricordatevi: economia circolare≠ riciclo rifiuti. Questo è il primo assioma.
  2. Energie rinnovabili: oggi ci sono multinazionali che stanno pensando di rebrandizzarsi come “circular” solo perché usano packaging 100% riciclato, oppure recuperano tutti gli scarti industriali. Se volete essere un’impresa, un comune, una regione davvero circular dovete fare inizialmente tre cose:
    - Realizzare un piano di dismissione degli impianti a fonti fossili (totale o parziale) con una deadline simbolica (2030, 2050) oppure smettere gradualmente di usare carbone, petrolio e infine minimizzare anche il consumo di gas.
    - Creare un piano strategico di efficientamento energetico e approvvigionamento da fonti rinnovabili.
    - Ripensare la mobilità, se siete un’azienda quelle dei dipendenti, incentivando trasporto pubblico o su bici (100 euro in più a tutti i dipendenti che vengono in bici da oltre 3 km!), altrimenti la vostra (per l’autore questa è la sfida più faticosa).

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