-0,8
L’indice tendenziale per il commercio al dettaglio a gennaio 2018 vs 2017.
A gennaio 2018 l’andamento tendenziale dei dati grezzi relativi alle vendite in valore del commercio al dettaglio diventa pari a -0,8% rispetto a gennaio 2017. Da gennaio 2018 l’indice del commercio al dettaglio include anche le imprese che svolgono come attività prevalente il commercio elettronico**.
Le vendite dei prodotti alimentari segnano un -0,5% tendenziale e quelle dei non alimentari un -1,0 %. Le vendite per tipologia distributiva registrano una variazione negativa nella Grande Distribuzione e nelle imprese operanti su piccole superfici pari per entrambe a -1,2%. Aumenta invece il commercio elettronico del +2,4%. La Grande Distribuzione segna in gennaio nei prodotti alimentari un -1,0% e -1,8% in quelli non alimentari Nelle piccole superfici leggiamo un segno positivo nei prodotti alimentari (+0,5%) che diventa negativo nei prodotti non alimentari (-1,7%).
Fig.1 Indice tendenziale per settore merceologico e forma distributiva
Gen. 18/ Gen. 17 | |
Alimentari | -0,5 |
Grande distribuzione | -1,0 |
Imprese operanti su piccole superfici | +0,5 |
Non Alimentari | -1,0 |
Grande distribuzione | -1,8 |
Imprese operanti su piccole superfici | -1,7 |
Totale | -0,8 |
Grande distribuzione | -1,2 |
Imprese operanti su piccole superfici | 2,4 |
Istat pubblica anche gli indici di volume delle vendite al dettaglio (valore depurato dall'effetto dovuto alla dinamica dei prezzi al consumo dei beni venduti): a livello tendenziale leggiamo a dicembre 2017 un complessivo -0,9% a volume che si ripartisce tra alimentari, -0,4%, e non alimentari pari a -1,1%.
*A partire dai dati di gennaio 2018 gli indici delle vendite al dettaglio sono diffusi nella nuova base di riferimento 2015=100
** Commercio elettronico: “gli indici sul commercio elettronico, il cui peso sull’indice generale è pari all’1,9%, misurano l’andamento delle vendite on-line effettuate da imprese o stabili organizzazioni residenti in Italia a controllo nazionale o estero, la cui attività economica prevalente o esclusiva è la vendita al dettaglio attraverso internet. Si tratta, dunque, di un indicatore sulle vendite delle imprese del settore commerciale residenti nel nostro paese e non di un indicatore degli acquisti effettuati tramite internet dai consumatori residenti. Come per le vendite tramite i canali tradizionali, anche per quelle tramite internet si considerano solamente le transazioni che hanno come destinatari i consumatori finali e come oggetto i beni di consumo, con alcune importanti eccezioni: le vendite di autoveicoli e motoveicoli, nonché i carburanti e tutte le prestazioni di servizi tramite internet. È importante precisare che le vendite on-line realizzate secondariamente da imprese commerciali che operano in sede fissa, e che quindi realizzano tramite internet solo una parte non prevalente delle loro attività, erano già comprese negli indici in precedenza diffusi. Tale parte di vendite continua naturalmente a essere rilevata e compresa nell'indicatore complessivo sulle vendite, ma non confluisce specificamente nell'indicatore del commercio elettronico qui presentato”.
(fonte: Istat)