Colloquio con Francesco Morace
Come ha influito la congiuntura economica negativa che ha caratterizzato questi ultimi anni sui valori e come è mutato il rapporto con l'economia stessa e l'intero sistema dell'industria e dei servizi?
Si è avviato un lento "ritorno alla sostanza" un "back to basic" che ri-orienta i comportamenti. Emergono nuove suggestioni da una maggiore attenzione all’etica fino alla ricerca di nuove qualità per la propria vita. Dalla valorizzazione del tempo come ricchezza all’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità.
Il Made in Italy ha sempre appeal. Quali le chiavi per la sua crescita?
L’Italia ha maggiori possibilità rispetto ad altri paesi per la capacità “artigianale” di costruire con passione prodotti in grado di soddisfare il desiderio di bellezza sostenibile. Questa passione costruttiva arriva fino al cliente e diventa desiderio di acquisto che spesso, anche in tempi di crisi, spinge più della necessità. Inoltre una miriade di piccole imprese ad alta creatività restituisce la flessibilità oggi necessaria senza rinunciare alla creatività diffusa. L’Italia è un paese inventivo e duttile, peccato che queste qualità non siano comprese in una visione strategica. Siamo in grado di produrre qualità, ma facciamo fatica a indirizzarle ordinatamente e soprattutto non consideriamo con sufficiente attenzione i servizi e i processi ad essi dedicati: ad esempio le opportunità e le necessità della logistica .
Fin ad oggi i paradigmi che hanno plasmato la società sono stati trainati più dell'immagine che dalla sostanza. Come cambieranno in futuro?
In questo quadro la sostenibilità è il valore che determina e orienta un nuovo modello di sviluppo della società e dell’economia così come nei progetti di vita individuale. Prevarranno la sostenibilità ambientale, la misurabilità dei progetti economici, il realismo coniugato alla ricerca della bellezza.
Quali le chiavi per il successo per le aziende?
Nell’intera società il durevole e il sostenibile diventano valori portanti, la relazione e l’etica misuratori significativi. Oggi il profitto serve per essere re-innestato in azienda, per innovarla e renderla più vitale. Dunque senza alcuna demonizzazione, il denaro sarà un facilitatore di esperienze vitali.
Ci indicherebbe i valori dei prodotti di successo?
Qualità autentica, prezzo onesto e capacità di condivisione. In questa logica lo sharing e lo scambio diventano anche scambio di idee e di valori. La circolazione delle idee è un meccanismo socialmente rilevante perché unisce a costo zero. I prodotti di successo dovranno essere o diventare portatori di idee e nuove esperienze. Una volta ci si scambiava simboli di status: l’auto importante, la penna di marca, il gadget elettronico. Ora ci si regala idee, oggetti realizzati in proprio, momenti comuni e di aggregazione. Pensate che in solo qualche anno si è passati dall’essere oggetto di attenzione e ammirazione perché "si spende molto" al perché "si risparmia intelligentemente". In tutto questo la centralità dei processi prevale sul fascino dei prodotti finali.
Come muterà l'approccio verso i giovani consumatori?
Adottando in primo luogo il sistema di comunicazione aperto e autogestibile del web. La rete offre la possibilità di interloquire e interagire con i giovani consumatori secondo la loro visione quick & deep: velocità e unicità. Le reti di connessione personale a cui i giovani appartengono, producono anche un significativo valore economico e nuove forme di commercio e di scambio, direi di generazione e redistribuzione della ricchezza.
Ci indicherebbe i paradigmi di base verso la crescita felice?
A mio avviso sono due gli elementi che vanno coniugati: coraggio e fiducia. Il localismo che è stata la base del grande sviluppo italiano degli anni passati va declinato in modo nuovo, liberandosi dalla visione provinciale di cui soffriamo da sempre. Bisogna fare le cose al meglio, partendo da ciò che siamo e sappiamo creare. Come nel Rinascimento: dopo una grande e profonda crisi siamo usciti puntando sul più bello. Quindi alla fine: Unicità, Tempestività, Reciprocità, Sostenibilità.