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L’economia italiana secondo Istat – Novembre 2015

Rallenta l’economia italiana nel terzo trimestre sostenuta prevalentemente dai consumi mentre le esportazioni hanno risentito negativamente della debolezza del ciclo internazionale e gli investimenti sono rimasti improntati alla prudenza. Le attese per il quarto trimestre in tema di espansione rimangono moderate.

Il quadro internazionale evidenzia segnali di decelerazione del ciclo di espansione economica nei principali paesi avanzati.

Negli Stati Uniti rallenta il Pil del terzo trimestre: la produzione industriale in novembre è stata negativamente influenzata dalla contrazione del settore estrattivo e delle utilities, mentre il rafforzamento del dollaro ha penalizzato le esportazioni di beni (-2,8% dato congiunturale di ottobre) in abbinamento con un ridimensionamento degli investimenti. Il clima di fiducia dei consumatori (del Conference Board) cala in ottobre ma l’indicatore anticipatore suggerisce, sempre in ottobre, attese sulla fase di prosecuzione dell’espansione economica.

L’area euro registra anch’essa un rallentamento del Pil nel terzo trimestre che ha influenzato negativamente il clima di fiducia delle imprese che hanno espresso attese maggiormente pessimistiche in novembre circa le future attese di produzione e sugli attuali ordinativi. La fiducia dei consumatori invece sale guidata da maggior ottimismo sulla capacità occupazionale (il tasso di disoccupazione in ottobre è stato 10,7% un decimo di punto in meno rispetto al mese precedente) e di risparmio. Le previsioni sono comunque di stabilizzazione della dinamica del Pil nella parte finale dell’anno. In Italia il terzo trimestre rallenta a livello congiunturale (+0,2% rispetto al trimestre precedente), sospinto positivamente dalla domanda interna e frenato dalla domanda estera. Più forti dal lato della domanda interna, i consumi totali (+0,4% rispetto al trimestre precedente) mentre si contraggono gli investimenti. Si confermano difficili, in ottobre, le vendite sui mercati extra UE in presenza di una crescita delle importazioni. Le prospettive nei prossimi mesi per il settore manifatturiero rimangono prudenti. Al contrario il terzo trimestre vede il consolidarsi della ripresa dei consumi, specialmente delle famiglie, e le informazioni previsionali sembrano spingere nella direzione di un consolidamento di questa crescita anche per la fine dell’anno.

Sebbene si sottolinea che la crescita del clima di fiducia dei consumatori in novembre ha considerato solo parzialmente gli effetti dei gravi accadimenti internazionali avvenuti intorno alla metà del mese e che ad ottobre la crescita dell’occupazione si è fermata.

In merito ai prezzi: la lenta ripresa, a novembre si è arrestata (+0,1% su base annua da +0,3% di ottobre). Per i prossimi mesi sia presso le imprese sia presso i consumatori prevalgono attese di una dinamica moderata dell’inflazione, seppur in leggera ripresa. Le imprese che producono beni di consumo al momento sembrano adottare politiche di prezzo molto caute anche se a novembre aumenta la quota di coloro che esprimono attese al rialzo. Nel complesso per il quarto trimestre si attende il proseguimento, moderato, della fase espansiva letta dagli inizi dell’anno in considerazione anche dell’influenza negativa che il contesto internazionale continua ad avere sulle esportazioni italiane. 

L’Istat prevede un +0.2% congiunturale e un +0,7% annuo da dato corretto per i giorni lavorativi del 2015.