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  • Liberalizzazioni 2 - L'aritmetica dell'ottimismo secondo Monti

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    22 febbraio 2012

    L'obiettivo del decreto sulla concorrenza è aumentare l'efficienza e la crescita. Le riforme potranno ridurre il costo della bolletta energetica, delle assicurazioni o dei servizi notarili. Ma se ciò avverrà senza tradursi in un netto guadagno di efficienza e di possibilità di spesa per l'economia nel suo complesso, il "più" dell'utente sarà il "meno" del produttore che prima delle liberalizzazioni beneficiava di rendite monopolistiche. È l'effetto netto delle liberalizzazioni che fa salire il Pil: ottenere un "più 1%" di crescita aggiuntiva non sarà facile. continua

    consumi

  • 2012: tre ragioni per essere meno pessimisti

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    10 gennaio 2012

    Il Pil italiano è calato nel terzo trimestre 2011 dello 0,2%. E le stime per il prossimo anno sono tutte negative. Ma è presto per fasciarsi la testa. Con l'euro che si deprezza, il quadro sarà grigio per il mercato interno e più roseo per l'estero, come già nel 2010 e 2011. E se l'aggiustamento fiscale sarà efficace e accompagnato da una svalutazione fiscale, già nel secondo semestre 2012 potrebbero arrivare sorprese positive da consumi e investimenti. continua

    economia

  • Non basta la fiscalità di vantaggio per il sud

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    21 febbraio 2011

    Liberalizzazioni, libertà di impresa, fiscalità di vantaggio per investire al Sud: sono le misure individuate dal governo per far ripartire la crescita. Sono le idee giuste? Il Pil italiano è oggi frenato da consumi stagnanti. Perché sono fermi i salari reali e perché disoccupazione e cassa integrazione non scendono. Le ricette proposte non servono a risolvere i problemi del mercato del lavoro. Meglio sarebbe destinare la fiscalità di vantaggio alle piccole imprese che creano posti di lavoro a tempo indeterminato. continua

    economia

  • Perchè è così lenta la ripresa italiana

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    25 gennaio 2011

    La ripresa dell’economia italiana nel 2010 è stata lenta. Per due ragioni. Alcune aziende guadagnano quote di mercato, ma ce ne sono molte altre che stanno perdendo competitività, il che fa salire le importazioni. E i consumi privati e pubblici sono frenati dal cattivo andamento del mercato del lavoro e dalle politiche di bilancio restrittive. Per un migliore 2011, è cruciale che la crescita diventi un fenomeno più diffuso. Con piccole imprese che crescono e giovani lavoratori che non vengono tenuti ai margini per troppi anni. continua

    economia

  • Oltre il meno zero virgola tre

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    27 settembre 2010

    Nuove stime dell’Ocse indicano una crescita zero per l’Italia nel secondo semestre 2010. Le previsioni possono anche essere sbagliate, ma rimane il fatto che durante la crisi il Prodotto interno lordo trimestrale del nostro paese è sceso da 323 a 301 miliardi di euro, per poi risalire a 304 dopo un anno di “ripresa”. Di questo passo, ci vorranno cinque anni per ritornare ai livelli precedenti alla crisi. L’Ocse pubblica due volte l’anno previsioni per così dire ufficiali nel suo OECD Economic Outlook, in giugno e in dicembre. Di questi tempi la fame di numeri è tale che tra aprile e dicembre, l’Ocse ha cominciato a pubblicare previsioni intermedie in un Interim Outlook. Nella sua tabella principale l’Interim Outlook di settembre riporta notizie spiacevoli per tutti e in particolare per l’economia italiana continua

    economia

  • La produzione industriale ai massimi. Anzi, no

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    28 maggio 2010

    Lo spazio, come il tempo, è tiranno e quindi capita che i titoli dei giornali e dei tg offrano drastiche semplificazioni della realtà. continua

    economia

  • Ma le formiche non crescono

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    4 maggio 2010

    È tornata di moda la favola della formica e della cicala. Gli italiani sarebbero le virtuose formiche e gli americani sarebbero le cicale che hanno cantato per un’estate sola. Ecco un aneddoto che spiega perché la favola potrebbe essere falsa. Spende e si indebita chi è ottimista sul futuro, risparmia chi ha paura. Il risparmio ci ha forse preservato da guai peggiori nella crisi. Ma è l’incrollabile ottimismo che farà ripartire la locomotiva americana. continua

    economia

  • Natale con le bollicine per l'economia italiana?

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    25 novembre 2009

    A motore spento fino allo scorso giugno e con il turbo durante il terzo trimestre: ecco un riassunto dei fatti e delle prospettive a breve per l’economia italiana. Se i dati sulla produzione industriale rispecchiano ciò che sta avvenendo, il Pil potrebbe crescere di quasi due punti percentuali nel terzo trimestre rispetto al suo valore del secondo trimestre. Forse ci aspetta un Natale con le bollicine. continua

    consumi

  • L'Italia alla fine del tunnel. A motore spento

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    15 settembre 2009

    L’Italia intravede appena l’uscita dalla recessione: in Europa la crisi si ferma ma qui non ancora. continua

    economia

  • Torniamo a dare i numeri

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    21 novembre 2008

    I dati confermano che l'attuale rallentamento, o recessione, non è solo un episodio congiunturale ma, almeno per l'Italia, è la continuazione di un trend negativo di crescita che ha cominciato a manifestarsi dalla metà degli anni Novanta. E nel tempo è cambiata la natura del processo di crescita dell'economia italiana. Dopo il 2000, l'incremento del Pil è trainato solo dall'aumento delle ore lavorate totali. La produttività mostra un andamento declinante nel biennio 2006-2007. In contrasto con le molte illusioni sulla rinnovata capacità di innovare delle imprese italiane. continua

    economia

  • Crescita 2007: niente di nuovo

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    29 aprile 2008

    Nel 2007 la crescita del Pil dell'Italia è stata inferiore di circa un punto percentuale a quella media dell'area euro. Ma particolarmente preoccupante è il confronto con Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Non si tratta di una novità: l'ultimo anno in cui il nostro Paese è cresciuto più rapidamente dei quattro grandi in Europa è stato il 1995, quando la nostra industria beneficiò di una cospicua svalutazione. La crescita potenziale limitata dell'economia italiana di questi anni dovrebbe rendere più cauti gli schieramenti nelle promesse elettorali. continua

    economia

  • Produttività nei servizi: l'anello mancante della ripresa

    Francesco Daveri
    l'opinione di Francesco Daveri

    12 giugno 2007

    Nel primo trimestre 2007, il tasso di crescita del Pil dell’economia italiana (+0,2%) ha subito un rallentamento rispetto al boom registrato nel trimestre precedente (+1,1%) che aveva, invece, entusiasmato gli osservatori. L’Italia ha fatto peggio dell’area euro (+0,6 per cento) e di tutti gli altri grandi paesi europei. Ha fatto peggio anche della Germania, nella quale la domanda interna ha subito un temporaneo rallentamento a causa dell’aumento dell’Iva introdotto dalla signora Merkel per far quadrare il vincolo di bilancio pubblico. Ma in Germania l’export vola; non a caso, dall’anno scorso l’economia tedesca è diventata il primo paese esportatore al mondo. È l’Italia che continua a essere un po’ indietro rispetto agli altri, il che ha indotto il ministro Padoa-Schioppa a concludere prudentemente che c’è ancora molta strada da fare. continua

    economia

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