Alla scoperta dell’RFID
Per la tecnologia RFID, è stato un autunno ricco di appuntamenti e occasioni di approfondimento. E GS1 Italy ha fatto la sua parte, portando la visione degli standard globali al tavolo del confronto
Il 26 settembre, durante l’evento Digital Manufacturing & Logistics Summit promosso da Horsa abbiamo affrontato il tema di come le tecnologie, nella fattispecie RFID (Radio Frequency Identification o Identificazione in Radiofrequenza, ndr) e codici bidimensionali, detti anche 2D, possano portare valore alla filiera.
Entrambe le tecnologie portano innegabili benefici di efficienza ma il vero salto di qualità si ha quando le si accompagna all'uso di regole standard gestite in formati condivisi. Usare gli standard globali GS1, basati proprio su quei principi, infatti, consente agli operatori professionali a monte e a valle di comprendere rapidamente le informazioni che circolano nella filiera, senza bisogno di tradurre il linguaggio proprietario di ciascuno di essi nell'identificare oggetti e soggetti della supply chain. Questa comunicazione immediata porta vantaggi in termini di efficienza di processo e di riduzione degli errori, con evidenti benefici anche sotto il profilo della fiducia e della collaborazione tra i diversi attori.
Durante l’intervento di GS1 Italy, sono state illustrate applicazioni reali di codici 2D e tag RFID in settori tecnici, come costruzioni, ferroviario, ecc., che hanno posto l’accento sull’uso congiunto delle due tecnologie, evidenziando le diverse connotazioni che questi strumenti, accompagnati da un linguaggio standard GS1, possono portare.
Il 10 ottobre è stata la volta dell’evento RFID: da giovane promessa a realtà matura, organizzato da Finlogic.
In questa occasione l’accento dell’intervento di GS1 Italy è stato posto sulla distinzione tra tecnologia RFID, che rappresenta un mezzo per veicolare informazioni, ed EPC (Electronic Product Code o codice elettronico di prodotto, ndr) ossia l’identificazione standard GS1 per la radiofrequenza. La presentazione di casi reali di impiego del connubio EPC-RFID in diversi settori, si è focalizzata sul settore logistico, in particolare sulla gestione degli asset riutilizzabili. Anche in questa occasione i settori tecnici (in particolare costruzioni e ferroviario) hanno offerto una vista sull’uso concreto degli identificativi GS1 sia attraverso i codici bidimensionali sia attraverso la tecnologia RFID, oltre che dei due data carrier insieme.
In entrambi gli eventi GS1 Italy ha evidenziato il ruolo fondamentale di un linguaggio globale basato su regole e formati condivisi, da parte degli operatori professionali di filiera. Gli standard GS1, oggi utilizzati da più di 2 milioni di imprese al mondo, supportano l’interoperabilità ossia il principio per cui a un’identità (di prodotto, di attore professionale, di asset, ecc.) possono corrispondere diversi formati, ospitati su altrettanti strumenti tecnologici, come codici a barre lineari, 2D o tag RFID. La scelta di quale strumento usare dipende dalle necessità del singolo attore, ma l’adesione al sistema GS1 di regole comuni di codifica e decodifica garantisce la comprensione delle informazioni a più livelli nella supply chain.
A cura di Linda Vezzani - senior standard specialist di GS1 Italy