Come rendere più efficiente lo slot booking
La prenotazione degli slot di carico e scarico delle merci presso i Ce.Di. della GDO è un tema centrale i. In un contesto del trasporto merci profondamente mutato, la tecnologia e una maggiore cultura di filiera favoriranno l’evoluzione di questo delicato “snodo”
Lo slot booking (prenotazione degli slot di carico e scarico delle merci) è una fase sempre più cruciale nella filiera del largo consumo. GS1 Italy, in ambito ECR Italia, se n’è occupata a più riprese negli ultimi anni, raccogliendo risultati e linee guida che ha poi messo a disposizione delle aziende. L’ultima è dedicate alle “Strategie per il miglioramento del processo e dei sistemi di slot booking”, tema al centro di un recente webinar condotto da Luca Zanzottera, ECR project manager di GS1 Italy, e Gabriele Belloni, fondatore e senior partner di aBCD Consulting, che ha collaborato con ECR a questo progetto. «L’obiettivo di partenza era offrire alle aziende un supporto finalizzato a migliorare lo slot booking in termini di riduzione delle attese allo scarico, recupero della produttività, ottimizzazione dell’utilizzo degli automezzi di e consolidamento della collaborazione lungo la supply chain», ha premesso Zanzottera.
Belloni ha sottolineato che «dal 2010 a oggi il trasporto nazionale si è modificato in maniera radicale. I trasportatori sono diventati operatori logistici integrati, il numero delle aziende di trasporto merci è in costante contrazione, al pari della capacità di trasporto, complice la scarsità di autisti professionisti». Tutto questo potrebbe fare del trasporto il “collo di bottiglia” della supply chain.
Figura 1 - Sistemi di slot booking: perchè (oggi) sono importantiFonte: aBCD Consulting per GS1 Italy
Le priorità dei protagonisti
Lo slot booking è un processo con molte interazioni tra tre soggetti diversi (produttori, retailer e operatori logistici, ndr), spesso poco coordinate, nel quale si possono generare conflitti che gravano sui trasportatori. «Abbiamo analizzato cosa si può fare per rendere il processo più efficace. Produttori, retailer e operatori logistici ci hanno sottoposto evidenze, criticità e priorità». Tra queste ultime spiccano:
- La coerenza del numero di slot disponibili.
- La corretta gestione dell’ETA, l’orario di arrivo previsto (in inglese, Estimated Time of Arrival, ndr).
- La distribuzione oraria degli slot.
- Le tempistiche di carico e scarico.
- L’eccessiva saturazione degli slot.
Da qui una serie di raccomandazioni tattiche: dalla misurazione corretta della capacità ricettiva del Ce.Di. all’armonizzazione della metodologia di messa a disposizione degli slot.
Le distorsioni del processo di filiera
«Abbiamo rilevato alcune distorsioni nell’attuale processo di filiera. Per esempio, l’arrivo in anticipo di un mezzo, che non è considerato un problema e invece è un’inefficienza. Dall’analisi di quasi un milione di dati di prenotazione di carico e scarico è emerso che viene considerato puntuale un mezzo che arriva tra mezz’ora prima e mezz’ora dopo l’inizio dello slot. Tuttavia, solo il 22% dei mezzi arriva in questa finestra (il 15% restringendo l’intervallo a 15 minuti), mentre il tempo di transito di un mezzo in anticipo è assai superiore rispetto a quello di un mezzo in ritardo». I tempi di attesa dipendono anche da eventi esterni, come il traffico e le ore di guida, che spesso si potrebbero prevedere.
Un nuovo modello
Per ridurre al massimo le inefficienze, una soluzione è quella di implementare un sistema in grado di:
- Conoscere le informazioni in tempo reale.
- Condividere previsioni attendibili.
- Gestire tutte le variabili in maniera coordinata.
Figura 2 - Opportunità futureFonte: aBCD Consulting per GS1 Italy
«Abbiamo ragionato su un modello che prevede un mezzo designato a un carico e una targa del mezzo abbinata all’ordine. Grazie agli strumenti a disposizione possiamo in tempo reale sapere dove si trova, la disponibilità di ore di guida e dove deve andare. Attraverso un’elaborazione di sistema di tutte queste informazioni, si potrà stimare l’ETA e il trasportatore sarà in grado di scegliere lo slot libero migliore: questo probabilmente ridurrà le attese e snellirà il processo» commenta Belloni.
Gli ostacoli non mancano. «Sbaglia tuttavia chi sostiene che le flotte non sono dotate degli strumenti tecnici per il monitoraggio attivo dell’ETA: nei mezzi di nuova generazione il cronotachigrafo digitale è di serie. Occorre semmai sensibilizzare i vettori e promuovere la diffusione delle nuove tecnologie».
La condivisione dei dati genera preoccupazione di carattere legale legate alla problematica della privacy: per questo è necessario fare divulgazione sui vantaggi ottenibili dalla diffusione di questi sistemi.
C’è poi un tema di standardizzazione: «Qui viene in aiuto proprio GS1 con formati comuni di messaggi EDI come l’avviso di ricezione (RECADV) e l’avviso di spedizione (DESADV), che facilitano la condivisione delle informazioni tra i soggetti della filiera».
L’ultimo ostacolo è legato al fatto che la ricerca di un processo ottimo per la filiera non coincide necessariamente con il massimo beneficio per il singolo attore. «Occorre dunque determinare una metodologia per distribuire costi e valori lungo la filiera» conclude Zanzottera.
A cura di Leonardo Rastelli