03. Consumi e distribuzione commerciale
I dati sulle vendite al dettaglio mostrano che la fase di debolezza dei consumi osservata alla fine del 2023 si è protratta anche nel mese di gennaio, quando l’andamento delle vendite ha registrato una contrazione dello 0,1% in valore e dello 0,6% in volume rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno. La contrazione è stata più marcata per i soli beni alimentari (-1% in termini di volumi).
Analizzando gli andamenti dei volumi venduti delle principali categorie di prodotti, risultano in crescita le vendite di prodotti relativi alla cura della persona e di computer e apparecchi elettronici, mentre risultano in diminuzione tutte le altre. In particolare continuano a contrarsi le vendite per i capi di abbigliamento e le calzature, che risentono del cambiamento strutturale di alcune abitudini delle famiglie, anche per via della maggior diffusione dello smart working, e per alcune categorie di beni durevoli, come mobili ed elettrodomestici, i cui acquisti erano cresciuti molto nel periodo della pandemia e che ora risentono del fatto che le famiglie hanno già rinnovato gran parte degli stock posseduti nel corso degli anni precedenti.
Al contrario, prosegue l’aumento delle vendite di autovetture, seppur con una dinamica in rallentamento: nei primi due mesi dell’anno le nuove automobili immatricolare sono aumentate dello 0.9% rispetto alla media dell’ultimo trimestre del 2023. I volumi, d’altra parte, si mantengono elevati se confrontati con quelli dell’anno precedente, ma restano ancora profondamente inferiori rispetto al 2019.
Con riferimento ai diversi formati di vendita, nel mese di gennaio resta ancora elevata nel confronto con l’anno precedente la crescita delle vendite del formato discount (+4,1%), su cui incide principalmente la composizione dei prodotti venduti, più incentrata sui generi alimentari, che presentano una dinamica dei prezzi che si mantiene più elevata rispetto alle altre categorie di prodotti. La crescita delle vendite invece si mantiene più contenuta per supermercati e ipermercati, e molto modesta (+0,5%) per i piccoli negozi, che quindi, considerando l’aumento dei prezzi nel periodo, continuano a registrare contrazioni nei volumi venduti.
Nel complesso, i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un peggioramento del clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio, dovuto sia ad un peggioramento dei giudizi circa l’attuale livello delle vendite, ma anche ad un andamento dei saldi relativi alle prospettive future che al momento non accenna segnali di ripresa. Tali risultati, del resto, sono coerenti con le tendenze osservate dal lato delle famiglie, che anticipano un andamento dei consumi ancora poco vivace nella prima parte dell’anno.
Figura 5 - Vendite al dettaglio / Tabella 1 - Volume delle vendite al dettaglio e di automobiliFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat, marzo 2024