03. Consumi e distribuzione commerciale
È proseguita negli ultimi mesi la contrazione dei volumi delle vendite al dettaglio. In particolare, nell’ultimo trimestre disponibile (febbraio-aprile) il volume dei beni venduti si è contratto dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. La contrazione è stata leggermente più marcata per i soli beni alimentari (-0,9%).
Nella prima parte del 2023 le uniche categorie merceologiche a far registrare dei volumi venduti in espansione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono i prodotti di abbigliamento, calzature, ferramenta e generi casalinghi, e i prodotti per la cura e l’igiene personale, mentre si registra una contrazione per tutte le altre tipologie di prodotti. In particolare, le flessioni più marcate interessano, oltre che i prodotti alimentari, i mobili, gli elettrodomestici e i prodotti di elettronica. Crescono molto invece le vendite di autoveicoli: nei primi 5 mesi del 2023 le nuove automobili immatricolate sono aumentate del 26% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tale aumento, tuttavia, riflette - piuttosto che una domanda più vivace da parte dei consumatori - le migliori condizioni dal lato dell’offerta, che stanno permettendo lo smaltimento degli ordinativi inevasi. Nel complesso, il livello delle autovetture vendute rimane ancora di molto inferiore rispetto ai livelli medi del periodo precedente la pandemia.
Prosegue la crescita del valore dei beni venduti in tutti i formati di vendita, a ritmi maggiori nei segmenti della grande distribuzione rispetto ai piccoli negozi, che stanno quindi registrando vendite in contrazione in termini di volumi.
La crescita più sostenuta si registra ancora una volta nel formato discount (+8,7% nel trimestre febbraio-aprile rispetto allo stesso periodo del 2022), ma con una dinamica che si sta progressivamente riallineando a quella dei formati della distribuzione classica. Difatti, secondo i dati Circana (Outlook Largo Consumo Confezionato, aprile 2023) nei primi quattro mesi del 2023 i discount hanno registrato la contrazione maggiore dei volumi venduti, e trasmesso i rincari dei prezzi più elevati sui consumatori. In sostanza, il vantaggio competitivo sui prezzi dei discount, che nei mesi scorsi aveva rappresentato per le famiglie uno strumento di difesa del potere d’acquisto, si sta attenuando. Lo stesso report, inoltre, evidenzia un ulteriore fattore di cambiamento del mix dei prodotti acquistati, attraverso il maggior ricorso ai prodotti a marca del distributore a discapito dei prodotti “di marca”.
Nel complesso, l’indicatore relativo al clima di fiducia delle imprese della distribuzione ed i giudizi delle stesse circa l’andamento delle vendite rimangono su livelli elevati. Evidentemente, i rincari dei prezzi più che compensano la contrazione dei volumi venduti. Difatti, le attese delle imprese del commercio sui prezzi di vendita praticati nei prossimi mesi, seppur in lieve discesa, rimangono ancora su livelli elevati, come anche i giudizi relativi ai prezzi pagati ai fornitori.
Figura 5 - Vendite al dettaglio / Figura 6 - Valore di vendite per formatoFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat, giugno 2023