02. Una sola domanda, tante risposte

Durante la settima edizione del Netcomm Focus Logistica & Packaging sostenibili per l’e-commerce e il new retail il presidente Roberto Liscia ha voluto porre una domanda a tutti i relatori che hanno portato un loro contributo di idee ed esperienza. Una sola domanda e tante risposte, dove automazione e sostenibilità emergono come priorità centrali.

“Quali sono i cambiamenti, le innovazioni, o le nuove tecnologie più rilevanti nella logistica per l’e-commerce e il new retail?”

«Nell’ambito del magazzino e dei processi logistici, l’automazione ha il ruolo più importante. È un campo ampio e va declinato nei diversi settori, non c'è una soluzione o una tecnologia che sovrasta le altre. I clienti sono molto diversi, occorre utilizzare tutte le soluzioni e tecnologie opportune per il settore e il posizionamento dell'azienda. È come con l’ominicalità: non c'è un canale dominante, ma il sapiente uso di tutti i canali».
Riccardo Mangiaracina, professore associato di logistica, co-founder e direttore B2c logistic center Politecnico di Milano

«L’ecodesign sarà il fattore centrale nella progettazione del packaging e in questo contesto la scelta di materiali facilmente riciclabili, come carta e cartone, sarà prioritaria. Determinanti per gli acquisti online saranno le soluzioni di pack in monomateriale. L'intero comparto della logistica e in particolare dell’e-commerce si dovrà confrontare con il nuovo regolamento UE sugli imballaggi. Rispetto invece al riuso saranno vincenti le soluzioni di pack che garantiranno l’effettiva raccolta e riciclo, sino al 90% dell’immesso al consumo».
Carlo Mario Montalbetti, direttore generale Comieco

«Punterei sulla  combinazione modulare di software e sistemi in grado di permettere flessibilità e scalabilità per adattare i processi in modo rapido ai cambiamenti del mercato. Tutto ciò senza dimenticare gli obiettivi di ecosostenibilità e avvalendosi dell'automazione di magazzino».
Matteo Casagrande, managing director Element Logic

«Il grave problema è la mancanza di mano d’opera che nella logistica si fa già sentire e in proiezione è una minaccia seria nel futuro di tanti paesi europei. L’automazione potrebbe essere la soluzione. Tranquillizzo gli scettici dicendo che l'automazione nella logistica non sottrae lavoro agli uomini, ma riempie gli spazi lasciati vuoti dagli uomini».
Cyril Ninnemann, ceo Bonprix Italia

«Per noi il punto su cui spingerci in un miglioramento continuo è l'affidabilità della consegna dalla quale deriva il grado di soddisfazione del cliente. Facciamo di tutto perché gli sia facile ritirare il pacco con consegne anche al sabato e alla domenica, riprogrammazione nel caso il tentativo sia andato a vuoto e un tracciamento ed aggiornamento sempre più preciso dei tempi di recapito del prodotto».
Marco Gazzoli, country business lead Amazon Shipping Italia

«Abbiamo investito molto in automazione. Cortilia crede molto nella cura dei dettagli e nel miglioramento continuo, anche nella logistica e nelle operation più in generale. In particolare in questa fase storica crediamo molto nella collaborazione, soprattutto per via dei costi degli spazi e dell’energia. Collaborazione non solo di filiera, ma orizzontale. La collaborazione tra competitor ("coopetition") è un tema sul quale stiamo lavorando per generare un beneficio di sistema».
Marco Casamento, director of operations Cortilia.

«Nella logistica dobbiamo fare i conti con la scarsità di personale e quindi ben vengano le tecnologie dell'automazione. Inoltre dobbiamo fare un discorso serio sulle infrastrutture che in Italia sono un tappo alla sostenibilità. Possiamo avere mezzi elettrici o a biodiesel, ma se poi perdono il 50% del tempo bloccati in autostrada o per un cavalcavia malandato o sono costretti a saltare l'utilizzo di determinati porti perché inadatti ad operare con navi di certe dimensioni, tutti gli sforzi di sostenibilità non riescono a concretizzarsi».
Daniele Testi, presidente SOS LOGistica (associazione per la logistica sostenibile)

«Se come attori del comparto e-commerce e logistica riusciremo a centrare l'obiettivo della transizione ecologica, sarà perché tutti gli imprenditori, gli operatori e gli stakeholder avranno compiuto un atto di estrema responsabilità sociale. Il successo è in buona parte nelle mani di questo segmento dell’economia, che fa da collante tra produzione e consumo: ci sarà bisogno dell'impegno e del supporto di tutti coloro che fanno impresa. La parola chiave è coopetition, quindi cooperazione e competizione per trovare il giusto equilibrio necessario alla transizione ecologica».
Silvia Bosio, ceo & founder Paco Pet Shop

«Nel mondo dei fiori l'emozione vince sull'innovazione. Recapitiamo emozioni e per questo la consegna l'affidiamo ai fioristi che sanno come gestire i fiori. Noi non spediamo i fiori in scatola come molti nostri nuovi competitor, ma organizziamo mazzi con consegne personali. Ed è quello che vogliono i nostri clienti che ci chiamano anche tre volte per chiedere se abbiamo consegnato e che effetto-affetto speciale abbiamo suscitato».
Luca Gerini, ceo Interflora

«Parola d'ordine: essere virtuosi. Stiamo cercando di essere virtuosi sul prodotto, il packaging e ora anche nei processi. Per esempio, stiamo valutando l’uso di RFID per i prodotti, con grandi benefici per l’efficienza di diversi processi. Quindi la sostenibilità, che passa dai processi, dalle tempistiche, da tantissimi aspetti, non solo nel prodotto. Tra le sfide future c'è anche quella di essere sempre più paperless, nei prodotti e anche nella logistica e delivery. Le priorità sono efficienza e sostenibilità».
Nicholas Manzoni, e-commerce leader North Sails Apparel Spa

«Stiamo gestendo i dati in modo sempre più strutturato. Oggi esistono sul mercato partner che ci possono aiutare a tenere monitorata una quantità enorme di dati e riusciamo a interrogare in modo massivo molte spedizioni. I piccoli corrieri mi chiedono come sia possibile per noi gestire così tante richieste, loro non sono abituati a un monitoraggio assiduo fino alla consegna. Oggi non solo siamo in grado di gestire le chiamate dei clienti, ma siamo proattivi e anticipiamo le possibili consegne failure. Poi possiamo mandare mail proattive ai clienti e questo è sfruttabile anche per il marketing, trovando i giusti messaggi».
Massimiliano Aina, transport manager Italia Mondoffice

«Metto al centro due temi: la digitalizzazione del packaging, ovvero il packaging parlante, in grado di dare informazioni (indispensabili soprattutto nel food) al consumatore. E poi la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale ed economica».
Giovanni Masciali, strategic account manager Italy Sealed Air

«È importante il tracking della spedizione ma per noi che vendiamo prodotti per appassionati di moto, il momento in cui il cliente apre il pacco è l'attimo dell'emozione. Non c'è nulla di peggio che aspettare un qualcosa di desiderato e all'apertura scoprirci difetti, un imballaggio poco curato o una confezione rovinata. Servizio e informazioni post vendita sono due punti da valorizzare in un prossimo futuro». 
Alessandro Missaglia, e-commerce & special project manager Omnia Retail Srl

«Le innovazioni non sono solo tecnologiche, la vera mossa vincente è la collaborazione. Solo sedendosi allo stesso tavolo i clienti e i fornitori riescono a trovare le soluzioni, gestendo i rispettivi bisogni e limiti, ma giocando a carte scoperte. Noi lo abbiamo fatto con alcuni partner di Distribuzione e di software riuscendo a fare quel pezzo in più che non sarebbe stato possibile se ognuno fosse rimasto sulla propria posizione».
Lamberto Porzio, transport manager B2C Leroy Merlin

A cura di Paola Pellai