Secondo il Barometro Osa (Optimal shelf availability), la rilevazione di GS1 Italy in ambito ECR condotta da Iri, che ogni mese tiene sotto controllo gli indici delle rotture di stock e delle vendite perse nei diversi canali e nei diversi reparti del largo consumo, a dicembre 2022 il tasso di out-of-stock è al 3,5%, stabile rispetto al mese di novembre ma in aumento (+0,3 punti) rispetto allo stesso mese del 2021. Sale al 5,2 la percentuale di vendite perse, con un +0,4 punti su novembre, confermando in tutti i reparti l'andamento negativo per l'intero 2022 (vendite perse al 5,1% in aumento di +0,4 rispetto al 2021).
A dicembre l'OOS ha visto aumenti generalizzati in ogni reparto, escluso il pet care in calo di 0,2 punti, insufficiente a sovvertire il dato consuntivo annuale: out-of-stock al 3,7% in aumento di 0,2 punti rispetto alla media totale del 2021, tendenza confermata in ogni reparto con la punta di +0,4 delle bevande. Se distinguiamo la percentuale di OOS in condizioni regolari rispetto a quelle promozionali emergono condizioni molto diverse. In condizioni normali l'out-of-stock sale al 4,1% con punte dell'11,4% per l'ortofrutta e del 5,4% per il fresco, mentre in promozione la probabilità di trovare un prodotto fuori stock scende allo 0,3% (cura persona), con comportamenti molto simili tra i reparti, ad eccezione dell'ortofrutta (2,5%).
A dicembre 2022 tutti i reparti hanno registrato aumenti sul mese precedente (ma anche rispetto al dicembre 2021) per vendite perse in tutti i canali: da +0,3 della drogheria alimentare al +1,3 dell'ortofrutta e delle bevande. Negli ipermercati e supermercati grandi le vendite perse sono state al 5,3% (+0,7 rispetto a dicembre 2021), mentre i supermercati piccoli si attestano al 5% (+0,6). Sul consuntivo totale del 2022 aumenti generalizzati in tutti canali nelle vendite perse rispetto al 2021: ipermercati al 5% (+0,2 sul 2021), supermercati grandi al 5,2% (+0,4) e supermercati piccoli al 4,7% (+0,3).
L’Optimal shelf availability (OSA) è una iniziativa GS1 Italy gestita in ambito ECR Italia che studia in collaborazione con IRI: misura e analizza le cause dell’out-of-stock, per garantire la disponibilità di un prodotto a scaffale nel momento in cui il consumatore desidera comprarlo.