03. Consumi e distribuzione
I dati di ottobre sulle vendite al dettaglio evidenziano una leggera contrazione del valore dei beni venduti rispetto al mese di settembre, a fronte di una riduzione più marcata in termini di volumi. In sostanza, continua il disaccoppiamento tra valore e volume delle vendite iniziato a partire dalla fine del 2021. Tale fenomeno è molto più accentuato se si guarda ai soli beni alimentari, per cui la riduzione del volume delle vendite nel trimestre agosto-ottobre è di oltre il 2% rispetto ai tre mesi precedenti.
In generale, l’andamento delle vendite segue dinamiche differenti per le diverse categorie di prodotti, sulla base delle tendenze descritte nei paragrafi precedenti. In particolare, le riaperture stanno favorendo le vendite dei prodotti relativi alla cura della persona e dei prodotti farmaceutici, mentre gli elettrodomestici, radio e televisioni mostrano un valore delle vendite in notevole calo. I beni di abbigliamento e calzature invece, dopo i notevoli incrementi delle vendite registrati nel corso dell’anno, mostrano ad ottobre 2022 un valore delle vendite leggermente inferiore rispetto a quello registrato ad ottobre 2021.
Nonostante la dinamica tendenzialmente in calo dei volumi di vendita, l’indicatore del clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio rimane su livelli elevati, come anche l’indicatore relativo al giudizio sulle vendite. Se da una parte le imprese segnalano importanti incrementi dei prezzi praticati dai fornitori, è in aumento anche il saldo sulle aspettative sui futuri prezzi di vendita: in sostanza le imprese del commercio stanno scaricando gran parte dei rincari sui consumatori.
Per quanto riguarda i diversi formati di vendita si consolida la preferenza, da parte delle famiglie, di formati di vendita più convenienti, come ad esempio il discount. In particolare, nel trimestre agosto-ottobre il valore delle vendite generato dai discount è aumentato di oltre il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di aumenti molto più contenuti negli altri formati e di un aumento del valore complessivo delle vendite aggregate di poco superiore al 3%.
Se si valuta invece la variazione del valore delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2019, il formato discount ha registrato un incremento del 15.3%, con una performance seconda solo al formato e-commerce (+15.7%). In sostanza il discount sta progressivamente sottraendo quote di mercato agli altri formati di vendita. Questo potrebbe stimolare strategie di contrasto nei prossimi mesi, ad esempio attraverso un aumento della scontistica e altri tipi di promozioni.
Figura 5 - Vendite al dettaglio / Figura 6 - Valore delle vendite per formatoFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat, dicembre 2022