03. Consumi e distribuzione
Dopo una flessione nel mese di marzo, torna a crescere anche l’indicatore del clima di fiducia delle imprese di commercio al dettaglio, rimanendo però al di sotto dei valori di fine 2021. Diverse imprese della distribuzione stanno osservando delle riduzioni dei volumi di vendita in seguito al rincaro dei prezzi di molti prodotti. Anche se per ora l’entità della flessione delle vendite appare nel complesso limitata, le imprese della distribuzione esprimono aspettative di ulteriori aumenti dei prezzi, a fronte di un rallentamento del volume delle vendite.
Difatti, dai dati Istat relativi alle vendite al dettaglio emerge, a partire dagli ultimi mesi del 2021, un progressivo disallineamento tra valore e volume delle vendite: di fatto i volumi di vendita sono in calo, ma l’aumento dei prezzi compensa questa riduzione, determinando un valore delle vendite tendenzialmente in aumento. Questo fenomeno è dovuto soprattutto alle vendite di beni alimentari, che sono tra le categorie di beni che stanno facendo registrare gli aumenti di prezzo più sostenuti.
È in aumento anche il valore delle vendite al dettaglio di beni di abbigliamento e calzature, che registrano incrementi, rispetto al 2021, del 15 e 18% rispettivamente; in questi comparti la spesa sta di fatto risalendo dai livelli molto bassi registrati nei periodi di lockdown.
Un’altra tendenza che sembra consolidarsi è il progressivo spostamento verso i formati di vendita più convenienti. Difatti, le vendite nei discount fanno registrare nel trimestre febbraio-aprile un incremento - in valore – di oltre il 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e del 26% rispetto al 2019, a fronte di aumenti molto più contenuti nei formati di vendita più tradizionali, come ad esempio supermercati e ipermercati.
Il valore delle vendite nel formato e-commerce, invece, rimane pressoché stabile rispetto all’anno precedente, dopo l’incremento clamoroso che questo canale ha registrato nel periodo del lockdown: la crescita cumulata rispetto al 2019, infatti, è di oltre il 65%.
Figura 5 - Clima di fiducia imprese di commercio al dettaglio / Figura 6 - Vendite al dettaglioFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat, giugno 2022