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Perché la GDO deve essere omnicanale?

Product is the new media: la GDO e i contenuti di prodotto

In Italia la bassa penetrazione dell’e-commerce è legata più alla scarsità dell’offerta che alla poca domanda dei consumatori. C’è però un settore, quello dell’e-grocery, che secondo il report “Future opportunities in FMCG e-commerce” di Nielsen, in cui le vendite stanno crescendo quattro volte più velocemente di quelle offline.  

Ma in un contesto, quello online, il solo prodotto non basta più per fare breccia nel cuore dei consumatori, bisogna anche spiegare perché è meglio degli altri prodotti e semplificare la navigazione sempre più esigente dell’utente con raccomandazioni guidate.

In tutto ciò giocano un ruolo fondamentale i contenuti. Ma bisogna prima fare una distinzione tra le due tipologie di contenuti legati al prodotto:

  • Contenuti specifici del prodotto (schede tecniche, istruzioni, ecc.), solitamente utilizzati nei cataloghi per identificare il prodotto e nel processo di acquisto finale.
  • Contenuti di uso del prodotto (brochure, casi d’uso, recensioni di esperti, immagini e video esemplificativi, ecc.), che vengono associati al prodotto per mostrarne le funzionalità e i benefici.

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Photo credit: Content Intelligence Network 2019

L’esperienza d’acquisto completa non può fare a meno di entrambi, soprattutto per evitare che, in mancanza di informazioni che gli concretizzino il prodotto davanti agli occhi, l’utente esca dalla piattaforma a cercare altrove quello che va desiderando.

Qualcuno ha affermato “Product is the new media”: è vero, i contenuti di prodotto devono soddisfare le esigenze di dettaglio dei consumatori per motivarlo all’acquisto.

Perché la GDO deve essere omnicanale?

Non dimentichiamo però che il viaggio del consumatore è fatto di più “tasselli”, che passano per diversi touchpoint. Da qui si avverte sempre di più l’esigenza di integrarli. Sono sempre di più infatti i player della GDO che offrono nuovi servizi al cliente, come la consegna della spesa a casa o il click and collect, che richiedono necessariamente uno sforzo omnicanale di integrazione tra online e offline.

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