21%
degli investimenti complessivi del retail nel 2018 sono destinati all’innovazione digitale.
Continua a crescere la spesa per l’investimento nell’innovazione digital nel retail anche se è ancora bassa, superando di poco l’1% del fatturato dei primi 300 retailer italiani.
È il dato macro che emerge dall’Osservatorio Innovazione digitale nel retail presentato oggi dalla School of Management del Politecnico di Milano.
Sebbene il 100% dei retailer italiani abbia adottato almeno una innovazione nel front-end e il 91% nel back-end, l’investimento risulta inadeguato, tanto che il 41% delle tecnologie più innovative di front-end sono state sperimentate su un numero limitato di punti vendita senza essere adottate sull’intera rete. Per fare un confronto, recentemente Walmart ha dichiarato di avere speso nel 2018 per l’innovazione digitale 12 miliardi di dollari, pari al 3% del suo fatturato.
Ma in quali direzioni sono andati gli investimenti nel 2018?
Il grafico mostra molto chiaramente dove si è maggiormente focalizzato l’interesse di un campione di 80 top retailer, individuando quattro principali linee di lavoro: nel back-end è stato introdotto il digitale per migliorare l’efficienza dei processi e per favorire un orientamento al dato. Nel front-end, vale a dire la customer experience nel punto vendita, la tecnologia mira a favorire l’accesso al prodotto (digital signage e vetrine interattive) e la vendita e a velocizzare attività più noiose, come l’accettazione dei pagamenti innovativ
Figura 1 - Priorità di investimento dei top retailer nel 2018
Fonte: School of Management del Politecnico di Milano "Osservatorio Innovazione digitale nel retail" 2019
Non tutti i comparti merceologici si sono comportati però allo stesso modo. Nell’abbigliamento, per esempio, c’è stata una maggiore focalizzazione sul punto vendita per un’esperienza sensoriale di scoperta da parte del cliente, soprattutto nel lusso. Nella GDO alimentare gli sforzi nel front-end si sono concentrati sulla creazione di efficienza: accettazione dei pagamenti innovativi (47% del campione), di couponing e carte fedeltà (35%), e, al terzo posto, accesso alle informazioni basate su cartellini interattivi e scaffali intelligenti (29%). Nell’arredamento il 67% del campione ha investito in soluzioni di realtà aumentata e virtuale e sul monitoraggio dei clienti nel punto vendita e nella profumeria, infine, chioschi, totem e specchi smart sono stati adottati dal 50% dei retailer.
Per il futuro l’85% dei retailer intende potenziare l’innovazione digitale in negozio e il 70% dichiara di voler concentrare gli investimenti futuri in soluzioni per migliorare i processi interni.