il tasso di out-of-stock per il largo consumo confezionato a novembre

12 dicembre 2018

Nello scorso mese di novembre il largo consumo confezionato ha registrato un tasso dell’out-of-stock (OOS) del 4,3%, in aumento di 0,7 punti rispetto al mese precedente. Lo dice il Barometro Osa (Optimal shelf availability), l’iniziativa di GS1 Italy in collaborazione con Iri.

In calo l’OOS rispetto al 2017 in quasi tutti i reparti, con l’eccezione delle bevande (stabili) e del cura persona (+0,1).

Nello stesso periodo le vendite perse sono peggiorate di un punto, passando dal 4,8% al 5,8%, ma risultano in miglioramento di 0,7 punti sul novembre dell’anno precedente. Sull’arco dell’anno le vendite perse registrano un calo in tutti i reparti con valori compresi tra -0,5 punti e -1 punto.

Per quanto concerne i canali e i reparti, il trend dell’out-of-stock risulta in calo sul 2017 in maniera omogenea in tutti.

Lo stesso andamento si riscontra anche per le vendite perse. Solo nei Super piccoli la drogheria alimentare risulta stabile mentre in aumento sono il cura persona (+0,1) e l’ortofrutta (+0,3).

Negli undici mesi del 2018 l’OOS complessivo è al 3,7%, in calo rispetto allo stesso periodo del 2017, in misura variabile nei canali: -0,3 gli ipermercati, -0,2 i Super grandi e -0,1 i super piccoli.

In calo anche le vendite perse.

Out-of-stock e vendite perse nel largo consumo confezionato, novembre 2018 vs novembre 2017

Fonte: Fonte: IRI per ECR Italia  "Baramotro OSA" novembre 2018