4,1%
il tasso di out of stock per il largo consumo confezionato ad agosto.
È il tasso di out-of-stock per il largo consumo confezionato ad agosto, rilevato da IRI per il Barometro OSA (Optimal shelf availability), l’iniziativa di GS1 Italy in ambito Ecr Italia che monitora la disponibilità dei prodotti a scaffale, un indicatore chiave del livello di servizio al cliente.
Il tasso rilevato ad agosto è in lieve calo rispetto allo scorso anno di 0,1 punto e in aumento sul mese precedente di 0,4 punti. Contemporaneamente, la percentuale di vendite perse è del 6,3%, in calo rispetto all’anno scorso, ma in aumento rispetto a luglio.
Tra i canali, ipermercati e supermercati piccoli hanno un tasso di out of stock inferiore alla media (3,9%), mentre i supermercati grandi si posizionano sopra la media (4,4%).
Parimenti per quanto riguarda le vendite perse, sono gli ipermercati ad andare meglio (5,3%), mentre i supermercati hanno tassi del 6,9% i grandi e del 6,1% i piccoli.
Il Barometro indaga anche la differenza delle rotture di stock tra condizioni regolari e promozioni. Nei primi otto mesi dell’anno l’out-of-stock totale è stato del 3,7% nel primo caso e dello 0,8% nel secondo. Il grafico riporta i valori percentuali di out of stock per diversi reparti. Balza agli occhi l’ortofrutta, fortemente spostata su livelli decisamente superiori alla media in entrambe le situazioni di vendita.ù
Figura 1 - Out-of-stock per il largo consumo confezionato ad agosto
Fonte: IRI per ECR Italia "Baramotro OSA" agosto 2018