+1,0%
In ottobre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC*), al lordo dei tabacchi, registra una variazione pari a -0,3% rispetto al mese precedente e un aumento del 1,1% nei confronti di settembre 2016 (figura 1).
Il lieve rallentamento è frutto soprattutto all’inversione di tendenza dei prezzi dei servizi vari (-1,1%, da +0,6% di settembre), dovuta al forte calo di quelli dell’istruzione universitaria a seguito dell’entrata in vigore delle nuove norme sulla contribuzione studentesca introdotte con la Legge di Stabilità 232/2016. Il rallentamento è in parte mitigato dall’accelerazione della crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati (+3,8% da +2,1%)
L'inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +1,2%.
I maggiori contributi all’inflazione di ottobre si devono ai prezzi relativi ai prodotti alimentari e bevande analcoliche (0,345 punti percentuali), ai trasporti (per 0,335 punti percentuali) e ai prezzi di abitazione, acqua, elettricità e combustibili (0,223 punti percentuali) e si mantiene negativo il contributo dei prezzi relativi all’istruzione ( -0,196 punti percentuali) e alle comunicazioni (-.0,042 punti percentuali).
Figura 2 – Indice dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa: contributo alla variazione tendenziale media complessiva
La tendenza dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto è pari a +1,7% nei confronti di ottobre 2016 e pari a +0,5% rispetto al mese precedente.
L’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del largo consumo (beni alimentari, cura casa e cura persona) ha un andamento tendenziale pari a +1,7% mentre a livello congiunturale segna un +0,7%.