consumi

Le dinamiche trasversali dei ConsumAutori

l'opinione di

Francesco Morace

Nel laboratorio sociale in cui ci troviamo a convivere è sempre più difficile ragionare su nicchie e mainstream: i comportamenti diventano trasversali per talento, età o vocazione. Ciò che le nuove tecnologie hanno contribuito a modificare sono i comportamenti “mentali” che ognuno ha assorbito come nuovi parametri del pensare, del decidere e del valutare. Questi schemi mentali vanno nella direzione del “potere delle persone” e della centralità dei ConsumAutori: e le persone non si lasciano facilmente catalogare in nicchie, segmenti e ancor meno accettano di essere considerati massa o mainstream.

Si tratta allora di ripartire di pratiche innovative, ma concrete, quotidiane, che diano spazio a quelle stesse logiche che oggi sembrano guidare il consumatore e che sono trasversali: il “consumo combinatorio” come capacità di rimescolare le carte e le informazioni in modo creativo (in questo sono bravi i ventenni); la “fascinazione immediata” come coraggio di lasciare spazio all’intuizione in cui eccellono ad esempio le donne trentenni; la “partnership progettuale” come riconoscimento del valore dell’altro e delle sue idee e come disponibilità alla condivisione; la “nutrizione narrativa” come necessità di riscoprire le proprie storie, di aziende e di persone in grado di lasciare il segno; il “territorio su misura” come capacità di ascolto e di relazione mirata, per raggiungere obiettivi ambiziosi (i sessantenni hanno imparato a conoscere e apprezzare i loro territori); la “memoria e il rispetto di sé” come vocazione riflessiva, di riscoperta dei propri percorsi unici e singolari (superata la soglia dei 70, quasi tutti i longevi sviluppano questa capacità...); il “te per voi” e il “voi per te” come scoperta della reciprocità e della straordinaria potenza del mutuo soccorso, possibile in tutte le generazioni; e, infine, la “sperimentazione espressiva” come sfida per valorizzare la propria creatività e il proprio punto di vista originale anche a costo di non essere sempre compresi e apprezzati. Si tratta di un set di valori e di comportamenti che appartengono in modo diverso a singole generazioni, e che implicano una possibilità di scambio virtuoso tra persone di età diversa, mettendo in comune ciò in cui si eccelle, per talento e vocazione. Al di là di segmenti, nicchie, ma anche diverse dal mainstream.

Proprio ciò che le aziende tendono a evitare; mentre il ConsumAutore ha imparato la lezione, trasformandosi in una vera impresa creativa, consapevole di un potere che ha imparato a esercitare. E che sempre più eserciterà in futuro, con conseguenze ancora tutte da valutare.