Iper sceglie il GS1 DataBar
Con il crescere dell’importanza dei freschi nei punti vendita della distribuzione, il nuovo standard GS1 DataBar® per la codifica dei prodotti a peso variabile confezionati in store migliora il servizio al consumatore e l’efficienza del retailer
Prima insegna in Italia ad adottare lo standard GS1 DataBar è Iper, la grande i che ha avviato il passaggio al nuovo sistema di codifica in tutti gli ipermercati della rete e per le 17 mila referenze coinvolte (carne e salumi, pesce, ortofrutta, gastronomia, formaggi, pane, pasta, pasticceria). Il progetto ha visto il coinvolgimento di diversi dipartimenti interni all’azienda e dei fornitori di attrezzature e il supporto di GS1 Italy nella corretta definizione della struttura del nuovo simbolo, in termini di informazioni inserite e dimensioni utilizzabili.
Partito nel punto vendita pilota di Vittuone a metà luglio 2015, da settembre l’adozione del DataBar è stata estesa ai 26 ipermercati Iper al ritmo di uno alla settimana, per terminare nel corso di quest’anno, con l’apertura dell’ipermercato nel nuovo centro commerciale di Arese, prevista ad aprile.
Leggi il case study Iper, La grande i introduce il GS1 DataBar
Che cosa cambia con il DataBar
Rispetto al tradizionale codice EAN-13, oggi ancora utilizzato anche per i prodotti a peso variabile, lo standard GS1 DataBar costituisce un importante passo avanti in termini di quantità e di qualità dell’informazione. Il codice a barre EAN-13 è infatti la rappresentazione dell’identificativo di prodotto (valido però solo all’interno dello specifico punto vendita dove è stato pesato e confezionato) e del prezzo dell’unità di vendita, calcolato dopo la pesatura.
I limiti di questo sistema sono molteplici: in particolare, per quanto riguarda la gestione aziendale, ogni negozio adotta un codice interno e per calcolare la quantità di prodotto venduta nella rete è necessario procedere a una decodifica a livello centrale. Allo stesso modo per conoscere i volumi venduti (peso) occorre ricalcolare i dati di vendita raccolti alle casse sulla base del prezzo al chilo. Con tutte le imprecisioni del caso.
Insomma, il codice GS1 DataBar, contenendo più informazioni da catturare in una sola lettura, oltre al codice identificativo del prodotto, è in grado di registrare il numero di lotto, il peso netto, il prezzo, ecc. E il tipo di informazioni è personalizzabile. In particolare Iper ha voluto inserire l’identificativo dell’unità di vendita, assegnato centralmente e non per singolo punto vendita, la data di scadenza, il peso netto effettivo del prodotto e il numero di lotto. In ogni momento, quindi, a livello centrale si ha sotto controllo l’andamento delle vendite delle singole referenze. Si registrano poi ricadute positive sulla gestione degli stock, sugli inventari, sui processi di riordino merci e materie prime, senza considerare le opportunità commerciali derivanti dalle nuove informazioni e dai nuovi attributi disponibili.
«L’adozione della simbologia GS1 DataBar – dichiara Valerio Cortese, Direttore Sistemi Informativi di Iper Montebello Spa – offre a Iper l’opportunità di migliorare i processi gestionali, ma garantisce anche una migliore sicurezza all’esperienza di acquisto del proprio cliente e introduce tecniche di tracciabilità che saranno in futuro sempre più un fattore di qualificazione e distinzione del prodotto alimentare».
Infatti il GS1 DataBar è anche un potente strumento per migliorare il livello di servizio al cliente.
Poter inserire nel codice la data di scadenza, per esempio, evita di vendere accidentalmente i prodotti scaduti. Si aprono poi scenari oggi non ancora percorribili proprio nella gestione dei prodotti prossimi a scadenza. Iper ha già considerato di inserire nelle prossime fasi il riconoscimento alle casse del prodotto in scadenza e di attivare uno sconto, con l’obiettivo di incentivare e premiare il cliente che lo acquista e di ridurre lo spreco alimentare. E in caso di necessità di richiamare un prodotto critico, grazie alla cattura del numero di lotto alle casse si può gestire la tracciabilità fino al consumatore finale.
Già si pensa a ulteriori sviluppi, con l’estensione del codice GS1 DataBar a prodotti confezionati non all’interno de punto vendita, con il coinvolgimento dei fornitori di prodotti a peso variabile dell’industria di marca, che potranno così disporre di una codifica standard per tutti i clienti.
Testi a cura di Fabrizio Gomarasca | Foto di Andrea Belloni e Andrea Dell'Orto