I marketplace sono il biglietto per vendere all’estero
Crescono il fatturato delle vendite online e il ruolo dei marketplace: questi sono alcuni dei risultati della ricerca “E-commerce in Italia 2015 – I marketplace come biglietto per l’estero” di Casaleggio Associati, che da nove edizioni monitora il mercato e i trend dell'e-commerce.
E-commerce in crescita
Il valore del fatturato dall’e-commerce è stimato in 24,2 miliardi di euro nel 2014. Il fatturato delle vendite on line è cresciuto complessivamente dell’8% rispetto al 2013. Questo fatturato è composto in maniera sempre più marcata da parte dei colossi multinazionali che si stanno posizionando sul nostro mercato e che stanno trasformando in straniero l’e-commerce italiano.
I marketplace
Il settore con più alta crescita è quello dei centri commerciali online (ad esempio, Amazon e ebay) che aumenta del 55% il proprio fatturato, seguito dalla moda (+30%) che però ha un fatturato ancora limitato rispetto alle sue potenzialità viste oltre confine. L’affermarsi dei marketplace continua a erodere il fatturato degli altri operatori soprattutto nei settori dell’elettronica di consumo (-4%) e dell’editoria che tuttavia continua a crescere grazie al nuovo mercato digitale (+5%).
I marketplace e gli attori stranieri si stanno posizionando sul nostro mercato e sono responsabili della trasformazione a cui stiamo assistendo, dove i rivenditori online italiani, in particolare nei settori dell’elettronica di consumo e dell’editoria stanno lasciando spazio a economie di scala che non riescono a contrastare. Tuttavia i marketplace stanno diventando anche uno strumento strategico per le aziende italiane che possono usare per l’espansione all’estero servizi come Amazon, ebay e Etsy per entrare nel mercato USA, Tmall per la Cina, Mercado Libre per il Sud America e Jumia per l’Africa.
«Lo sviluppo all’estero è in continua crescita e nel 2014 il fatturato e-commerce delle aziende italiane generato all’estero è stato in media il 31% (in crescita rispetto al 29% del 2013) delle vendite on line complessive delle aziende che si sono attrezzate per la vendita oltre confine» ha affermato Davide Casaleggio, partner di Casaleggio Associati.
Il canale mobile
La percentuale di fatturato e-commerce derivante dal canale mobile risulta in crescita rispetto al 2013. Le aziende partecipanti all’indagine affermano che, in media, il mobile ha pesato il 13% sul totale dei ricavi derivanti dalla vendita on line rispetto all’8,5% nel 2013 e al 5% nel 2012. L’incremento è strettamente legato ai maggiori investimenti sul mobile da parte delle aziende: il 15% ritiene prioritari gli investimenti sul mobile (in rialzo rispetto allo scorso anno quando erano l’11%) attraverso lo sviluppo di versioni mobile del sito o app per smartphone e tablet.
Per informazioni consulta online la ricerca “E-commerce in Italia 2015 – I marketplace come biglietto per l’estero”