Il vantaggio competitivo derivato dalla collaborazione nella supply chain
Diversi studi hanno provato come la collaborazione nella supply chain possa rappresentare un elemento distintivo nella creazione del vantaggio competitivo. Si può considerare questa tesi ancora valida? È corretto parlare di una relazione positiva tra il livello di collaborazione interna o esterna e la performance logistica?
All’interno delle pratiche di supply chain management, la diffusione di pratiche di efficient consumer response è correlata a sostanziali miglioramenti nei risultati aziendali.
Joerg S. Hofstetter e Chris Cave Jones¹, in occasione dell’anniversario dei dieci anni dalla prima conferenza di ECR Europe (Ginevra 1996), hanno condotto uno studio che ha verificato come, grazie all’adozione delle pratiche ECR, le imprese produttrici di beni di largo consumo e i grandi distributori abbiano prodotto risparmi pari al 3,6% del mercato delle vendite al dettaglio. In aggiunta, una ricerca condotta da Bobby J. Martens e Frank J. Dooley² dimostra che imprese che adottano pratiche ECR raggiungono migliori risultati dal punto di vista finanziario. Per esempio, nel caso d’imprese che seguono pratiche ECR, il ROS (Return on Sales) si attesta al 4,76%, rispetto a un valore medio di 2,31% per chi non le applica. Anche il ROI (Return on Investment) e il ROA (Return on Assets) mostrano grandezze migliori, rispettivamente pari al 8,07% e al 6,54%, contro il 5,13% e il 3,34% per le aziende che non adottano pratiche ECR.
Per quanto numerose indagini e casi aziendali abbiano provato come la collaborazione nella Supply Chain sia una fonte di vantaggio competitivo, appare tuttavia interessante verificare se quest’assunzione sia tuttora valida. Per questa ragione, un team di ricerca dell’Università Bocconi di Milano e dell’ESADE Business School di Barcellona, due istituzioni all’avanguardia nella ricerca e nella formazione imprenditoriale, hanno avviato congiuntamente un nuovo studio sulle implicazioni delle prassi di collaborazione nella supply chain sulla performance dell’impresa. L’analisi vuole rispondere a due principali domande: “Esiste una relazione tra il livello di collaborazione interna e la performance logistica?” e “Esiste una relazione tra il livello di collaborazione esterna, con altri membri della supply chain, e la performance logistica conseguita al suo interno?”.
Per fornire una risposta a queste domande, la ricerca si prefigge l’obiettivo di calcolare il livello di collaborazione interna, data dall’interazione tra le funzioni logistica-produzione, logistica–marketing e produzione-procurement e il livello di collaborazione esterna che ogni impresa produttrice di beni di largo consumo ha sviluppato con il suo più importante cliente appartenente alla grande distribuzione.
L’originalità dello studio risiede nel fatto che, mentre numerose delle ricerche esistenti considerano la collaborazione interna a livello generale, questo lavoro considera l’interazione tra i vari dipartimenti. Secondariamente, per quanto riguarda la collaborazione esterna, tiene in considerazione come le imprese segmentino strategicamente le loro relazioni e ne creino di molto collaborative esclusivamente con alcuni membri della supply chain.
Al fine di raccogliere i dati necessari alla ricerca, s'intende proporre un questionario al maggior numero possibile d'imprese che operino nel settore del largo consumo.
Vi chiediamo pertanto la cortesia di supportare lo studio, completando il questionario a cui potete accedere cliccando sul link sottostante. Vi ringraziamo in anticipo per la vostra collaborazione.
https://www.surveymonkey.com/s/BZS6R86
¹Joerg S. Hofstetter, Chris Cave Jones, “The Case for ECR: A review and outlook of continuous ECR adoption in Western Europe”
²Bobby J. Martens, Frank J. Dooley, (2010) "Food and grocery supply chains: a reappraisal of ECR performance", International Journal of Physical Distribution & Logistics Management, Vol. 40 Iss: 7, pp.534 - 549