Lo sviluppo delle mobile app per il retail
Il lancio di mobile app da parte dei retailer è una prassi ormai diffusa. È di pochi giorni fa l’introduzione di una nuova feature dell’app di Auchan Italia che, oltre alle funzioni lista della spesa e self-scanning integra il mobile payment, che consente al consumatore di pagare la spesa con il proprio smartphone.
Il mondo delle app è un universo magmatico, in continua evoluzione, estremamente articolato. Il pre-design di un’applicazione mobile, la fase di ricerca, la creazione e lo sviluppo rappresentano un compito arduo tanto per una piccola società quanto per una company di grandi dimensioni. Si rende quindi pressoché necessario per le aziende dare in outsourcing la creazione e lo sviluppo delle mobile app, non solo per l’elevato numero di ore lavoro uomo che il processo comporta ma anche per il non semplice coordinamento delle competenze interdipartimentali: una complessità che può portare a ritardi nel deployment della soluzione, con conseguenze in termini di profittabilità dell’app.
L’indagine di FierceRetail
In una recente survey sui global retailer condotta da FierceRetail e sponsorizzata da AT&T (“How Retailers Can Grow Sales & Customer with Mobile Apps”) la maggioranza delle company (33%) afferma di avvalersi di una combinazione di risorse in outsourcing ed interne per la creazione e lo sviluppo delle app. Circa un quarto delle imprese (22%) esternalizza in toto lo sviluppo delle app; questo perché i retailer executive ed i manager riconoscono che lo sviluppo delle app non è una loro tipica area di expertise, e quindi preferiscono utilizzare tempo e fondi per focalizzarsi sul core business. Il 34% degli intervistati vede come la più grande grande sfida l’implementazione e l’organizzazione interna dello sviluppo di mobile app, e il 30% afferma che la creazione di contenuti per le app rappresenta un obiettivo primario; mentre il 18% giudica “fastidioso” l’investimento per lo sviluppo di app.
Le (in)competenze dipartimentali
Il dipartimento aziendale nell’occhio del ciclone è ovviamente quello dell’Information Technology, spesso non sufficientemente attrezzato per gestire una iniziativa mobile di portata enterprise. Infatti, il 43% degli interpellati dall’indagine FierceRetail indica la generale mancanza di risorse come primo ostacolo da superare nello sviluppo e deployment, mentre il 21% rileva che le risorse delle loro organizzazioni sono indirizzate verso altre tecnologie e tool di vendita. Va inoltre considerato il fatto che il personale IT, di marketing ed i team di vendita sono accomunati da una situazione per loro inusuale: tentare di lavorare insieme per sviluppare e distribuire le app. Il 40% ammette che i disaccordi tra i vari dipartimenti aziendali sull’allocazione dei fondi per le app costituisce uno dei principali ostacoli allo sviluppo delle app stesse. Dalla ricerca emerge, inoltre, che il marketing è il dipartimento guida nello sviluppo e creazione delle app (46%), seguito dall’IT (26%) e dall’area operation e finanza (14%).
A fronte di questa situazione – si rileva nell’indagine – non stupisce che molti retailer rimandino lo sviluppo di una mobile app o, per converso, accelerino questo processo solo per avere un’app da rilasciare. Molte organizzazioni legate al mondo delle app non sono necessariamente customizzate per soddisfare i bisogni delle loro basi cliente B2B o B2C e non sono in grado di fornire funzionalità e servizi per indirizzare le visite ai web site, incrementare gli acquisti dei clienti ed aumentare la brand awareness. Meglio rivolgersi a degli specialisti, quindi. Molti dei retailer e delle organizzazioni della lista Fortune 500 si sono avvalsi della divisione creata da AT&T per la creazione e sviluppo di mobile app. Fra i diversi casi di successo, quello di una catena di ristoranti Usa per la quale AT&T ha realizzato una mobile app che consente un marketing proattivo nei confronti dei clienti: una piattaforma che supporta molteplici sistemi operativi e che integra diverse funzionalità – store locator, ristorante preferito, visite recenti e Select Club membership – cui si aggiungono promozioni in tempo reale e integrazione con social media come Facebook, Twitter e Instagram.
Per la ricerca completa visita il sito di FierceRetail