02. Raccontare i prodotti grazie a Immagino

Per permettere ai propri clienti di differenziarsi nel canale online, oggi è possibile aggiungere più foto e più contenuti oltre a quelli obbligatori per legge

GS1 Italy Servizi ha presentato all’ultima edizione della conferenza E-commerce Food  due importanti novità relative alla piattaforma Immagino per consentire alle aziende utenti di sfruttare al meglio l’e-commerce nel food B2C attraverso una comunicazione personalizzata e uno storytelling differenziante del prodotto.

Immagino è diventato un servizio di riferimento per tutti gli operatori che vogliono approdare al canale online, dalla grande distribuzione ai pure player, dalle piccole realtà con un singolo punto vendita fino al canale Ho.Re.Ca. Ha generato il gemello digitale di 138 mila prodotti, l’84% del food & beverage venduto in Italia nel largo consumo, per conto di 2 mila aziende industriali e 60 distributori.

Fino ad ora il servizio ha consentito agli operatori di adempiere al Reg. Ue 1169/2011 che prevede l’obbligo per tutte le aziende del settore alimentare, con attivo un servizio di vendita a distanza (come, ad esempio, i siti e-commerce), di fornire all’acquirente online le immagini di prodotto e tutte le informazioni in etichetta.

PIÙ SPAZIO ALLO STORYTELLING

Oggi sono in fase di test due ulteriori modalità di implementazione del servizio: «La creazione del gemello digitale è la fondamentale base di partenza per essere online – commenta Mirko Repetto, business development manager di GS1 Italy Servizi – ma in un canale sempre più affollato le aziende esprimono la necessità di differenziarsi, quindi stiamo lavorando a dei progetti pilota per permettere ai nostri utenti di utilizzare la piattaforma Immagino per condividere dei contributi aggiuntivi a quelli obbligatori per legge».

È possibile:

  • Aggiungere contenuti fotografici forniti dalle aziende oppure creati da GS1 Italy Servizi su indicazione dell’azienda stessa che verranno condivisi con tutti gli attori del mercato alla pari di quanto avviene con le immagini base del packaging del prodotto.
  • Inserire dei tag per valorizzare le informazioni di prodotto che fino ad ora venivano condivise senza essere indicizzate. In questo modo Immagino le rende visibili ai bot dei motori di ricerca.

IL BISOGNO DI IMMEDIATEZZA

Quello che può fare Immagino è dare un ulteriore aiuto alle aziende per rendere maggiormente visibili e ricercabili i propri prodotti, ma se il canale online vuole veramente diventare un’alternativa al negozio fisico deve cambiare radicalmente. Lo ha sottolineato nel suo intervento durante l’E-commerce Food Conference Federico Mittersteiner, operation manager diGS1 Italy Servizi: «Per prima cosa occorre curare e sviluppare l’offerta in modo da soddisfare l’aspettativa che i consumatori hanno di trovare anche online tutti i prodotti per fare la spesa. Va poi semplificata la modalità di scelta attraverso modelli predittivi che propongono gli articoli da comprare: oggi fare spesa online significa trattenersi davanti a un dispositivo fino a un’ora di tempo, troppo rispetto all’esigenza di immediatezza, soprattutto della generazione Z. A ciò si aggiunge che l’aumento dei prezzi nel food ha reso più cauti gli shopper, il 38% afferma che il caro vita alimentare è la principale preoccupazione. Questo atteggiamento si traduce nel prendere decisioni ponderate basate sulla lettura delle etichette».

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ATTRIBUTI DI PRODOTTO POCO VISIBILI

Mittersteiner evidenzia inoltre che l’online ha introdotto un cambio di paradigma: oggi non compriamo più marche ma informazioni. Il 70% dei consumatori cerca online un prodotto che poi andrà a comprare nel negozio fisico. Solo negli Stati Uniti 200 milioni di consumatori seguono diete legate alla salute; online non cercano brand ma caratteristiche di prodotto e queste informazioni non sono sempre facili da trovare: l’86% dei siti e-commerce basa le ricerche sulle informazioni disponibili sul packaging. Nel 2023 l’80% dei prodotti senza zucchero non lo dichiara sulla confezione. «Gli attributi di prodotto sono la linfa alla base della semplificazione del processo di acquisto, un’innovazione semplice ma poco attuata in Italia».

A cura di Jessika Pini